Ogni anno videoludico che si rispetti non può farsi mancare il canonico appuntamento di fine anno con un nuovo titolo della saga sparatutto più celebre. Parliamo chiaramente di Call of Duty, che in questo 2022 ci delizia con Call of Duty Modern Warfare 2, a cura di Infinity Ward e Activision, sequel diretto del più recente Call of Duty Modern Warfare, reboot del titolo omonimo approdato su console e PC nel 2019. L’offerta scelta per questa nuova iterazione del noto FPS include una breve campagna, un corposo multiplayer, una modalità cooperativa e successivamente ospiterà Warzone 2, la nuova versione della popolare modalità battle royale, che in via del tutto inedita includerà anche una modalità DMZ ispirata a Escape From Tarkov.
Siamo dunque tornati nei panni della Task Force 141 e nei campi di battaglia del multigiocatore online per darvi il nostro parere sulla nuova proposizione di Infinity Ward nella nostra recensione, dopo avervi parlato negli scorsi periodi dei più recenti Call of Duty Black Ops Cold War e Call of Duty Vanguard.
Call of Duty Modern Warfare 2: una nuova guerra moderna
Partendo dalla campagna di gioco, che solitamente viene fruita come antipasto prima di gettarsi a capofitto nell’offerta multigiocatore online, Call of Duty Modern Warfare 2 ci mette nei panni della Task Force 141, dove ritroviamo i personaggi iconici del predecessore alle prese con nuove operazioni speciali, slegate dalle vicende precedenti. Al centro della narrazione vi sono i traffici loschi di Al-Qatala, una cellula terroristica che ha influenze in tutto il globo, dove la squadra operativa capitanata dal carismatico John Price si dividerà i compiti, in un’alternanza di missioni dal tratto lineare e scenico come da tradizione. Non ci addentriamo nel merito delle vicende narrate per evitare spoiler, ma possiamo affermare che la trama non brilla per originalità, bensì offre una discreta varietà di situazioni tanto da intrattenere adeguatamente per le circa 7 ore necessarie per il completamento.
Non mancano strizzate d’occhio alla nostalgia derivata dai vecchi capitoli del filone Modern Warfare appartenenti a due generazioni di console fa, mentre ci si adopera per portare qualcosa di nuovo all’interno dell’impianto narrativo, come la meccanica relativa ai dialoghi a scelta multipla, implementata timidamente e che sfocia nella possibilità di scegliere come agire in certe circostanze, fattore che comunque non altera la trama ma offre una visione diversa di alcune scene precise. Le 17 missioni che compongono la campagna di Call of Duty Modern Warfare 2 alternano sezioni più classiche ad alcune più peculiari, ambientate in diversi contesti bellici, talvolta dando al giocatore libertà di scelta negli approcci, che si concretizzano comunque nel classico e ottimo gunplay della serie. Su questo fronte, la formula frenetica e vincente che da sempre contraddistingue il kolossal di Activision non è cambiata, mettendo in scena nella fattispecie una riproposizione delle ultime iterazioni del sistema di shooting, il quale si riconferma una garanzia, anche in ottica multigiocatore.
Il multiplayer della produzione lo conosciamo bene, e anche in questo nuovo Call of Duty si continua sulla falsariga dei recenti predecessori, cross-play incluso, maggiormente su quella del reboot del 2019, proponendo le classiche modalità che da sempre contraddistinguono l’offerta online della serie e un sistema di progressione storico basato sul grado del soldato e supportato dai battle pass stagionali, sistema che include anche la progressione delle oltre cinquanta armi da fuoco per sbloccarne i relativi accessori. Troviamo al lancio un totale di 16 mappe al servizio di dodici modalità, divise in 6 vs 6 e 32 vs 32, dove per la prima impostazione, tra le proprie proposte, troviamo i classici deathmatch a squadre, tutti contro tutti, dominio, cerca e distruggi e quartier generale, come vuole la tradizione e per la gioia dei fan storici. Sussiste anche la possibilità di giocare in terza persona in una specifica modalità inedita che aggiunge al classico FPS una visione diversa del campo di battaglia, costringendo il giocatore a rivedere il proprio gameplay in funzione di una telecamera diversa.
Torna un’estrema personalizzazione delle classi, grazie a un numero elevato di modifiche possibili all’armamento, tra armi principali e secondarie, equipaggiamento tattico e da campo, serie di uccisioni e perk, dove quest’ultimi hanno ricevuto una sostanziosa modifica. Ora gli utenti possono scegliere una coppia fissa di vantaggi attivi fin da subito, mentre altri lo diverranno durante le partite grazie a uccisioni e altre azioni da punteggio che contribuiscono a velocizzarne l’attivazione. Parliamo di una modifica che impatta ampiamente sul bilanciamento generale delle partite, che sommandola alla varietà delle bocche da fuoco si ottiene un sistema di gameplay particolarmente ostico da gestire dal punto di vista dell’equilibrio.
Proprio le armi beneficiano del nuovo Armaiolo, versione aggiornata del sistema di modifiche già sperimentato che vede l’incremento degli accessori selezionabili per cambiare drasticamente ogni armamento e permette di apportare anche degli accorgimenti statistici, testabili nel poligono di tiro dedicato alla prova del proprio arsenale. Per chiudere il discorso armi e bilanciamento, il time to kill è un fattore che distingue le diverse produzioni divise tra Infinity Ward, Treyarch e Sledgehammer Games, che in questo capitolo troviamo piuttosto soddisfacente, a patto di avere un’arma ben modificata, in un contesto dove, ribadiamo, il bilanciamento non è all’ordine del giorno, soprattutto se prendiamo in esame gli scambi di colpi tra utenti, i quali possono attingere a un vastissimo arsenale.
Prima di passare al lato tecnico di Call of Duty Modern Warfare 2, citiamo l’aggiunta di una modalità cooperativa al pacchetto classico che riprende alcuni scenari narrativi della campagna, in cui collaborare con un altro giocatore per raggiungere vari obiettivi bellici, fungendo da riempitivo all’offerta tradizionale della serie.
Moderna anche la tecnica?
Call of Duty Modern Warfare 2 dal punto di vista tecnico si presenta all’appuntamento annuale tra alti e bassi. Mentre la campagna offre una resa grafica ottimale e di tutto rispetto in confronto a produzioni moderne, lo stesso non si può dire per il comparto multigiocatore, che presenta texture poco definite e una gestione dell’illuminazione poco convincente, laddove si poteva fare decisamente di più su PS5, piattaforma su cui è stata svolta la prova, che comunque garantisce il frame rate ancorato a 60 fps in ogni occasione, con la possibilità di puntare ai 120 fps su schermi che supportano i 120 Hz.
Il motore grafico IW 9.0 adottato per il nuovo titolo fa indubbiamente dei passi in avanti rispetto ai predecessori, ma non mancano delle imperfezioni abbastanza evidenti, come ad esempio qualche problema di pop-in e caricamento ritardato delle texture in multigiocatore. In termini di resa complessiva insomma, ci si poteva aspettare qualcosa in più rispetto alle ultime tre iterazioni, puntando magari su un’ottimizzazione migliore del software sulle nuove console. Tuttavia, molte sono le modifiche che è possibile apportare al gameplay e alla resa su schermo, che riconfermano una personalizzazione dell’esperienza meticolosa anche su console.
Non manca il senso di immersione soprattutto nella campagna di Call of Duty Modern Warfare 2, grazie a momenti realizzati scrupolosamente sotto diversi aspetti tecnici, incluse le cutscene in CGI che presentano un’ottima qualità visiva e un magistrale comparto audio, il quale si riconferma una certezza assoluta anche in termini di gameplay, in grado di definire le fonti sonore con grande precisione dal punto di vista posizionale oltre che offrire una qualità complessiva del suono invidiabile. In addizione, anche il doppiaggio in italiano si presenta molto bene come da tradizione della serie, rendendo il brand nuovamente accessibile al nostro pubblico e sfruttando a dovere l’ottima espressività dei personaggi, anch’essi sotto i riflettori per modellazione poligonale. Sul fronte singleplayer si attende anche una svecchiata all’intelligenza artificiale, troppo basilare e talvolta compromettente.
Nota di demerito per quanto riguarda l’interfaccia dei menù, poco intuitiva a prima occhiata, che specialmente nel multiplayer richiede del tempo per la comprensione ottimale di tutte le sue componenti di navigazione, mentre sulla scia negativa troviamo anche le mappe multigiocatore, in larga parte piagate da un level design con poco mordente e con alcuni problemi strutturali che potenzialmente ne minano il lato competitivo, anche dal punto di vista degli spawn, confusi in certi scenari e modalità. Le stesse mappe contribuiscono talvolta a penalizzare la visibilità dei nemici, che spesso non risultano immediatamente individuabili, favorendo inoltre il fenomeno del camping, date le molteplici spigolosità e la conformazione dei campi di battaglia. Non mancano diversi bug e crash occasionali post partita a contornare il comparto che speriamo possano trovare risoluzione nel breve periodo.
Infine, il supporto al DualSense è presente all’appello sia dal punto di vista del feedback aptico, che offre vibrazioni precise date da diverse sollecitazioni a schermo, sia per quanto riguarda i grilletti adattivi, che oppongono una certa resistenza agli spari delle varie armi da fuoco.
Conclusioni
Call of Duty Modern Warfare 2 si presenta all’appuntamento di fine anno con una campagna di tutto rispetto, breve come di consueto ma varia e supportata dall’ottimo gunplay offerto da Infinity Ward, che si dimostra il team di sviluppo attualmente più brillante della triade di Activision per il franchise di CoD. Il multiplayer, tra classicismi e alcune novità, non manca di dare il suo sostanzioso apporto al pacchetto come modalità fulcro dell’offerta, pur non risultando sempre all’altezza del proprio compito, colpa di alcune superficialità e problemi di varia natura che non permettono al comparto di brillare come dovrebbe e potrebbe, ma centrando comunque l’obiettivo di intrattenere per molte ore data la propria mole contenutistica che soprattutto i fan apprezzeranno sicuramente. Di contorno troviamo una modalità cooperativa che funge da riempitivo senza particolari meriti o demeriti.
Un ennesimo appuntamento bilanciato insomma, da valutare attentamente in base alle proprie volontà rispetto alla serie, soprattutto con un Warzone 2 gratuito alle porte che con la modalità inedita DMZ promette una ventata d’aria fresca per il brand rispetto al classico pacchetto di tre modalità mirato perlopiù ad appassionati di vecchia data e affezionati del CoD più tradizionale, che come di consueto troveranno nel nuovo Call of Duty Modern Warfare 2 ciò che ha reso celebre il franchise in tutto il mondo tra storici pregi e difetti.
Call of Duty Modern Warfare 2
Voto - 8.3
8.3
Call of Duty Modern Warfare 2 è il nuovo sparatutto della celebre saga di Activision a cura di Infinity Ward disponibile per PS5, PS4, Xbox One, Xbox Series X|S e PC.