Dr Commodore
LIVE

L’uso della n-word su Twitter è aumentato del 500% a causa di troll che testano la libertà di parola

Sono passati solo tre giorni da quando il magnate della libertà di pensiero Elon Musk ha acquistato Twitter, e gli effetti sulla piattaforma già si vedono: l’uso della “parola con la n” è quintuplicato sulla piattaforma in sole 72 ore.

Il motivo? Molti utenti stanno testando fino a che punto si spinga la politica di “free speech” che Musk ha proclamato di voler mettere in pratica. Il CEO di Tesla e SpaceX si è sempre dichiarato molto critico verso la precedente gestione della piattaforma, arrivando a proporre (chissà se seriamente) di acquistare Twitter per annullare il ban di alcuni personaggi “censurati”, tra cui anche Donald Trump.

L’insolito picco di apparizioni del termine razzista tra i post è stato rilevato dal Network Contagion Research Institute, un gruppo di analisti che si occupa di tenere d’occhio la diffusione online di fenomeni potenzialmente pericolosi, come disinformazione e trend virali.

n-word-quintuplicata-dopo-acquisto-twitter-elon-musk-grafici-4chan-testa-liberta-parola

Chi sta spammando la n-word su Twitter?

Sempre secondo lo stesso report, l’idea di testare i limiti della benevolenza di Elon Musk arriverebbe in parte da 4chan, dove numerosi post anonimi stanno incitando gli utenti a inondare la piattaforma di post e commenti contenenti la n-word. Non è chiaro se la message board anonima sia il punto d’origine della cyber-manovra, ma sicuramente sta fungendo da amplificatore.

Posso esprimere liberamente quanto odio i n***i adesso, grazie Elon Musk,” leggeva un tweet trovato da The Post, che menziona anche account con svastiche come foto profilo intenti a postare video in cui si glorifica la Germania nazista.

La rivoluzione delle conversazioni online è stata avvertita anche dalle personalità più influenti di Twitter, tra cui pure Lebron James, che ha commentato: “Spero che lui (Elon Musk) e il suo team prendano la cosa molto seriamente perché è dannatamente spaventoso. C’è così tanta gente inadeguata che confonde free speech con hate speech“.
Come lui, anche la comunità identificabile come Black Twitter ha spinto fortemente perché il problema venga affrontato al più presto.

“Elon now controls twitter. Unleash the racial slurs. K***S AND N*****S.”

Il contenuto di uno dei famigerati tweet in questione

Oltre agli epiteti razziali, è stato riscontrato un feroce aumento di contenuti che promuovono omofobia e transfobia, e in generale materiale offensivo verso gli utenti parte dei gruppi lgbtq+, i quali spesso trovano sede proprio su Twitter. Secondo l’analista di punta del NCRI Alex Goldenberg, l’obiettivo dei troll sarebbe quello di creare più scompiglio possibile, forse non tanto con l’obiettivo di “cambiare il paradigma”, quanto piuttosto di “dare filo da torcere ad Elon Musk“.

twitter racial slurs elon musk min

La soluzione di Elon Musk

Che si tratti di un genuino sforzo per normalizzare l’intolleranza sulla piattaforma o soltanto di un modo per metterlo in difficoltà, Elon Musk dovrà in ogni caso rispondere alla situazione in modo molto cauto. Da una parte non può certo lasciare che i post di questo tipo proliferino incontrollati su Twitter, ma dall’altra sarebbe veramente ipocrita ricorrere al pugno duro che per anni ha incessantemente criticato.

La soluzione, come spesso accade, sta nel mezzo, e forse Elon aveva già pensato a una soluzione per questa evenienza. In uno dei primi tweet scritti come padrone della piattaforma, il miliardario ha affermato di voler comporre un consiglio di moderazione dei contenuti, che si occuperà di prendere decisioni significative per quanto riguarda cos’è consentito o meno su Twitter. Questo organo deciderà anche il da farsi con i famosi account bannati che Musk aveva promesso di “liberare”.

Altre dichiarazioni risalenti a giugno comprendono un piano molto generale di garanzia della “freedom of speech” che però non assicura “freedom of reach“: su Twitter si potrà dire quasi tutto, ma gli algoritmi di Musk saranno autorizzati a ridurre la visibilità dei post qualora essi dovessero dimostrarsi problematici.

“Penso che la gente dovrebbe poter dire cose piuttosto oltraggiose che rientrano nei confini del legale”, aveva spiegato allo staff della piattaforma quando le prime trattative erano in corso, “ma poi quelle cose non verranno amplificate”.

kanye-west-ed-elon-musk

Sarà proprio compito del consiglio di moderazione decidere quali contenuti siano accettabili e quali invece no. Nel frattempo, avete il quintuplo delle probabilità d’imbattervi in un muro di racial slurs mentre andate a controllare gli ultimi tweet di DrCommodore.

Potrebbe interessarti anche:

GLI UTENTI DI TWITTER “VOLANO” SU ALTRE PIATTAFORME DOPO L’ACQUISTO DI ELON MUSK

Articoli correlati

Enrico Tonon

Enrico Tonon

Sono un tonno romanticissimo che nuota nella rete. Nonostante le pinne, mi ostino ad impugnare tastiere e controller. Ben ferrato in shitposting. Aerodinamico. Giallo.

Condividi