Sono piattaforme come Discord o Mastodon quelle su cui gli utenti si spostano per paura di ciò che succederà d’ora in poi, dopo l’acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk. Gli utenti iniziano anche a comunicare di aver creato profili di backup su altri social per ogni evenienza.
I motivi che spingono gli utenti a lasciare Twitter
Tra i vari utenti di Twitter c’è Cassie LaBelle che già da alcuni giorni propone ai suoi follower di creare account su altre piattaforme. LaBelle, nota scrittrice facente parte di una grande comunità transgender su Twitter, ha scritto “Non so se Elon Musk distruggerà Twitter o meno” e ha avviato un server Discord con l’obiettivo di creare uno spazio sicuro per la comunità che ha curato per anni.
Ed effettivamente è uno spazio sicuro quello che gli utenti di Twitter vanno a cercare: stando ad alcune dichiarazioni dello stesso Musk, una volta acquistata la piattaforma avrebbe annullato le regole di moderazione, lasciando, ipoteticamente, campo libero a odio e molestie verso quelle comunità più emarginate. Musk, infatti ha detto che sarebbe stata consentita la pubblicazione di qualsiasi contenuto che non infranga la legge.
Fortunatamente, queste ultime parole sono state smentite dallo stesso nuovo padrone di casa attraverso un tweet dove spiega che non prenderà decisioni così importanti senza consultare persone con “punti di vista ampiamente diversi“.
Le varie opinioni sulle azioni di Musk
L’acquisto di Twitter e le varie speculazioni su Musk hanno comunque destato preoccupazioni in vari ambiti, dividendo l’utenza del social in due fazioni: “liberali” e “conservatori”. E quando Musk ha annunciato che avrebbe reintrodotto l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, la vicenda si è spostata anche sul fronte politico portando gli elettori americani di destra a celebrare l’acquisizione di Twitter come se fosse una vittoria contro il lavoro liberale che domina il sito.
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Tra i vari tweet di approvazione dei conservatori, però si leggono quelli dei liberali che annunciano di boicottare o lasciare l’azienda e i tweet di disapprovazione degli utenti rispetto alle parole di Musk e invitano i follower a spostarsi su altre piattaforme, come Mastodon: piattaforma di microblogging simile a Twitter nata recentemente.
Il lancio degli hashtag #TwitterMigration e #Mastodon
Solo nell’ultima settimana, Mastodon ha raggiunto un picco di 381.113 utenti attivi che creano account di emergenza nel caso in cui le cose si mettessero male su Twitter. Questo incremento è stato dato anche dal lancio degli hashtag #TwitterMigration e #Mastodon che i big della piattaforma, temendo ciò che potrebbe succedere, stanno usando per comunicare il loro trasferimento.
Sarebbe un vero peccato se gli utenti che lavorano attraverso Twitter dovessero abbandonarlo per le decisioni sbagliate prese da Elon Musk. Certo è che il lento declino di Twitter non è dato solo da Musk: già dall’inizio della pandemia il social iniziava a perdere utenti, sia per la voglia di innovazione che a causa delle diverse caratteristiche offerte da altri social.