Twitch fino ad adesso lo ha tenuto un po’ nascosto. Forse perché non è remunerativo quanto vorrebbe, o semplicemente perché sarebbe un danno per molti streamer.
Twitch Turbo permette di eliminare le pubblicità all’interno della piattaforma ed è molto simile a YouTube Premium. L’abbonamento esiste fin dal 2013 ma ad oggi nessuno lo conosce: sulla home è impossibile trovarne menzione e paradossalmente il modo più veloce e intuitivo per avere informazioni è cercare su Google.
Twitch Turbo: che cos’è?
Twitch Turbo è un abbonamento mensile che costa 8,99 USD (al cambio attuale, circa nove euro). Questa sottoscrizione permette di eliminare tutta la pubblicità, gli ads secondari e gli elementi a comparsa. Le uniche eccezioni sono le pubblicità legate a contenuti specifici in simulcast o inseriti direttamente in trasmissione.
In aggiunta a questa feature, l’utente potrà personalizzare il colore del nome all’interno della live, avrà un set di emoticon esteso e uno stemma chat esclusivo.
Twitch Turbo potrebbe cambiare nome
Secondo un’indiscrezione di Zach Bussey su Twitter pare che alcuni utenti stiano notando nella propria home un tasto chiamato Watch Ad Free. La piattaforma starebbe facendo delle prove per cambiare nome all’abbonamento e rendere più chiaro agli utenti il suo funzionamento.
Tra l’altro, questa è la seconda volta che viene sponsorizzato attivamente il servizio: l’ultima volta è stata a giugno 2022.
L’ipotetico piano d’azione di Twitch
Sempre secondo l’esperto, questa potrebbe essere una risposta agli utenti che si lamentano dell’eccessiva pubblicità. In un tweet, scrive:
“In un precedente test il pulsante “Get Bits” era stato sostituito da “Get Turbo”. Ma suppongo che ora, con così tante persone frustrate dal drammatico aumento degli annunci, abbia senso promuoverlo.
Crea il problema. Offri la soluzione.”
Già da tempo Twitch sta spingendo gli streamer ad aggiungere sempre più spazi pubblicitari all’interno delle proprie live. Con Twitch Turbo la spesa per gli utenti sarebbe più bassa rispetto a prima e i partner continuerebbero a ricevere credito come se l’abbonato a Turbo stesse guardando le pubblicità.
Vista sotto quest’ottica sembra una strategia a cui gli streamer stanno partecipando involontariamente. Trasmettere molti più ads rispetto a prima ha fatto crescere il malcontento tra gli utenti: se Twitch li spingesse a comprare un servizio premium gli introiti dei creator potrebbero subire un ulteriore riduzione.
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