Ultimamente i musei sono stati al centro di diversi casi mediatici: per esempio, qualche settimana fa “I girasoli” di Van Gogh alla National Gallery di Londra sono stati imbrattati da due attiviste di “Just Stop Oil” (ovviamente c’era il pannello protettivo). O, ancora, qualche giorno fa due membri di “Last Generation” hanno rovesciato del purè di patate contro “Il Pagliaio” di Monet.
Stavolta nessun opera d’arte è stata imbratta con vernici o cibo. Ma in ogni caso, il fatto sta facendo discutere il web e non solo. Stiamo parlando della polemica legata a due influencer che si sono fotografate con il seno seminudo agli Uffizi, davanti alla famosissima Venere di Botticelli.
Gli Uffizi, la Venere e le due influencer
Nella mattinata di ieri due influencer molto note sui social, Eva Menta e Alex Mucci hanno scattato una serie di foto agli Uffizi e caricato su Instagram una serie di foto davanti la Venere di Botticelli e in alcune di esse mostravano il seno seminudo.
Il post e le relative foto hanno subito scatenato una serie di polemiche sui social e non solo, visto che è intervenuto anche Alessandro Draghi, il capogruppo di Fratelli d’Italia a Firenze. Il consigliere comunale ha chiesto la rimozione del post da Instagram, definendolo “uno spot indecente“. Così si legge in un comunicato stampa della Città di Firenze:
Che le signore Alex ed Eva abbiano un profilo su OnflyFans non mi interessa, ma la Venere del Botticelli non può essere usata da costoro per uno spot indecente […].
Non vogliamo fare i moralisti, ma il regolamento è stato violato due volte: gli Uffizi chiedano la rimozione dei post che sfruttano l’immagine della Venere del Botticelli e sbeffeggiano il patrimonio artistico italiano; per stare in abiti succinti ci sono tante discute, evitiamo di farlo nel museo più importante di Firenze”
Come già ricordato, il post e le foto sono state rimosse dalle influencer da Instagram. Proprio Alex Mucci nelle ore successive ha voluto spiegare il motivo delle foto con varie Storie Instagram, definendola “un’espressione libera artistica“:
Sempre Alex Mucci è stata anche intervistata della puntata del 26 ottobre de La Zanzara, programma radiofinico di Radio 24 e tra i più noti e seguiti in Italia (Qui la puntata completa de La Zanzara (della questione si inizia a parlare intorno al minuto 1:02:20). L’influencer ha esordito spiegando come abbia ritenuto “indegna” la richiesta degli Uffizi di rimuovere il post da Instagram:
A parte il fatto che vorrei capire in che modo una mia seminudità in trasparenza possa sbeffeggiare un’opera in cui una donna è completamente nuda. Secondo, nel mio post non c’è scopo di lucro, perchè non sto sponsorizzando nessuna azienda, non ho taggato nessuno, non sto lucrando sul contenuto di per sè […].
Io non ho fatto nulla che va contro le regole, perché nel loro regolamento c’è scritto che le loro immagini possono essere divulgate per uso personale. E legalmente so che le immagini dentro di i musei possono essere liberamente divulgate sui canali sociale se è a scopo di diffusione di un pensiero di espressione libera, personale o artistica.
E quindi: è stata una forma di “espressione artistica” legittima quella delle due influencer? Oppure uno “spot indecente” che ha “sbeffeggiato” la Venere di Botticelli? Citando Alessandro Manzoni, ai posteri l’ardua sentenza.
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Fonti: Comunicato stampa Città di Firenze, Corriere Fiorentino
