Dr Commodore
LIVE

Boris 4 arriva su Disney+: dove eravamo rimasti?

Con l’arrivo di Boris 4, ritorna quella comicità (e satira) tutta italiana che ci era tanto mancata negli ultimi anni.

Nonostante il grande successo ottenuto all’epoca dell’uscita, la serie ha avuto dei risultati “a scoppio ritardato” con un gran numero di giovani che hanno imparato a conoscere questo piccolo gioiello attraverso le piattaforme streaming e il mondo dei social.

Infatti, Boris a mani bassissime, è la serie che meglio ha saputo utilizzare il suo potenziale “meme” creando veri e propri tormentoni come “Smarmella!” oppure “Cagna maledetta!” entrati un pò nell’immaginario collettivo.

Il ritorno della troupe più folle del mondo della tv e del cinema era uno degli eventi più attesi degli ultimi anni, soprattutto dopo la grandissima campagna portata avanti dai fan. Una possibilità non solo di raccontare con ironia il mondo dell’audiovisivo ma anche il nostro incorreggibile paese.

Con “Boris-Il film” arrivato nelle sale ben 11 anni fa, il tempo passato sembra non aver consumato il divertimento e l’intelligenza della serie. Ma nel frattempo…dove eravamo rimasti?

boris 4

In nome del… Coffee Break, signori!

Boris si è sempre contraddistinto per raccontare in maniera ironica e satirica le dinamiche di un set televisivo. Il racconto del dietro le quinte del mondo della tv diventava un semplice modo per mettere al centro della storie vicende che fanno parte dell’ Italia e, soprattutto, del mondo del lavoro.

Tra raccomandazioni, agganci politici, imbrogli, poco impegno e bassa qualità del lavoro sul set (alla “c**** di cane“), Boris sembra fare una intelligentissima ironia sul modo in cui nel mondo del lavoro italiano molto spesso si tenda a fare il “minimo indispensabile“.

La storia, nella prima stagione, raccontata attraverso la prospettiva dello stagista Alessandro, si allarga sempre di più fino ad abbracciare tutti i membri della troupe. Il film, uscito nel 2011, riesce a unire tutti i pezzi raccontando il tentativo di Renè Ferretti di realizzare uno dei suoi primi prodotti di qualità.

Dalla prima stagione al film del 2011

La realizzazione de La Casta (“un film alla Gomorra”) viene osteggiata dallo stesso Lopez, delegato della rete, che imbroglia sia Renè che la troupe dando il via libera per il progetto che, a quanto pare, non è stata mai avallato dalla rete.

Per salvare la situazione l’uomo deciderà di trasformare il girato realizzato fino a quel momento in un cinepanettone. Renè disperato, si rivolge ai tre sceneggiatori che, poco avvezzi alla scrittura dei cinepanettoni si fanno aiutare ad uno dei più grandi maestri in materia: il regista Glauco.

Alla prima di “Natale con la Casta” il pubblico sembra divertito dal prodotto arrivato su schermo, mentre Renè pare essere l’unico ad essere schifato dal risultato finale. In un modo non molto camuffato, Boris-Il film si trasforma in una ferocissima critica nei confronti del cinema del guadagno alimentato nell’Italia del 2011, sfortunatamente, dalla continua realizzazione di cinepanettoni.

Il film, vero anello di congiunzione tra la terza e la quarta stagione, sposta il focus della storia dal mondo della tv a quello del cinema.

boris 4 rene

Boris 3: Medical Dimension, Gli Occhi del Cuore 3 e il finale aperto

Nelle prime tre stagioni protagoniste erano state le assurde vicissitudini della troupe e del cast de Gli Occhi del Cuore, soap opera del regista “fallito” Renè Ferretti.

Dall’aiuto regista Arianna, passando per i membri della troupe (il direttore della fotografia Duccio, l’attrezzista Biascica, lo schiavo Lorenzo, la segretaria di produzione con problemi con l’alcool Itala) fino ad arrivare ai membri del cast (Stanis, Corinna, Mariano e un gruppo vastissimo di attori discutibili che si alternano nel corso delle stagioni), Boris riesce a dare spazio ad ogni singolo personaggio, rendendo iconica anche la più piccola comparsa.

Al centro delle prime 3 stagioni, come sempre, abbiamo la realizzazione de Gli Occhi del Cuore e il tentativo, avvenuto nel corso della terza stagione (distrutto dall’ennesimo imbroglio della rete), di creare per la prima volta una serie di qualità intitolata Medical Dimension.

I “soliti” imbrogli della rete

Nonostante il grande impegno messo da Renè, si scoprirà che la serie è stata realizzata esclusivamente per fallire, proprio per confermare l’idea di quanto sia impossibile realizzare una tv diversa.

Nel tentativo di salvarsi dal fallimento, Renè costringe (letteralmente) gli sceneggiatori a scrivere il primo episodio de Gli Occhi del Cuore 3. In pochi giorni, troupe e cast riusciranno a realizzare un prodotto di scarsissima qualità proprio come la rete aveva sempre voluto.

Nonostante il DVD venga originariamente mandato in archivio, la rete riuscirà ad entrarne in possesso chiedendo a Renè di realizzare la serie. La stagione si chiude con Renè e Duccio, ritirati in Abruzzo e diventati guardie forestali (grazie ad una raccomandazione), che non si sa se risponderanno o meno alla telefonata della rete.

Cosa dobbiamo aspettarci per questa quarta stagione? Non ci resta che aspettare e vedere Renè & Co cosa avranno in serbo per noi.

FONTE

Articoli correlati

Condividi