Tra le nuove informazioni relative a Bartholomew Kuma che abbiamo potuto ottenere nel corso di questi capitoli di One Piece, vi è quella legata alle sue origini e al suo passato come re del regno di Sorbet. Abbiamo scoperto attraverso Jinbe qual è in generale la verità che il mondo conosce sul suo conto: egli sarebbe stato un “tiranno”, ed avrebbe agito in modo ostile nei confronti del Governo Mondiale, ottenendo anche dei legami con l’Armata Rivoluzionaria.
Dopo essere stato cacciato dal suo paese, egli ha iniziato a svolgere diverse attività di pirateria, ma è poi stato catturato dalla Marina, finendo con l’essere messo a processo e condannato all’ergastolo. Tuttavia, grazie ad un accordo stretto con Vegapunk, egli sarebbe riuscito a salvarsi da questa sentenza, trovando così un drammatico risvolto.
Jewelry Bonney, a sua volta, ci fornisce altri piccoli ma interessanti particolari su Bartholomew: sappiamo come egli sia suo padre (non è chiaro se però si parli di legame genetico o meno), e che ai suoi occhi, egli è sempre stato contro il Governo, e difficilmente avrebbe accettato il compromesso offertogli nel diventare la cavia di Vegapunk. Oltre a ciò, sempre Bonney ci rivela come una delle caratteristiche che lo ha portato ad essere oggetto d’interesse dello scienziato, era la sua “razza speciale”.
I giochi di parole di Oda in One Piece
Andando a speculare adesso sulla sua possibile razza, in molti ritengono che Kuma sia legato in qualche modo ai Lunariani: se non è uno di loro al 100%, potrebbe esserlo almeno per metà. Oltre al suo aspetto “abbronzato”, però, c’è anche qualcos’altro in grado di supportare questa possibilità, ovvero un gioco di parole piuttosto comune in Giappone che potrebbe essere stato ripreso da Eiichiro Oda, per nulla nuovo nell’usare chicche di questo tipo.
La parola “Kuma” in giapponese significa “Orso”, e in Giappone capita di associare alcuni animali alla luna o allo spazio, come appunto gli orsi e i conigli. Tra gli orsi più “indicati” vi è l’orso nero asiatico, conosciuto in Giappone come “Tsukinowaguma”, che significa “Orso dell’anello Lunare”, e una prova della “popolarità” di questo legame è ritrovabile ad esempio nel design utilizzato per dei Pokémon, Teddiursa, Ursaring e Ursaluna, ognuno di essi basati su una fase lunare.
Anche Vegapunk ha mostrato di avere una fissazione visibile per la Luna, e ciò possiamo riscontrarlo nella creazione dei Seraphim, i quali sembrano avere proprietà genetiche dei Lunariani; e a proposito di Seraphim e lunariani, potremmo azzardarci ad immaginare che le loro forme “angeliche” e Bartholomew, uomo “religioso” e che trasporta tutt’ora una Bibbia con sé, abbiano un qualche tipo di legame.
Certo, in questo discorso il punto più critico rimane l’aspetto di Bartholomew: colore della pelle a parte, sia da piccolo che allo stato attuale non mostrava di avere delle ali, e da adulto non sembra avere i capelli di una colorazione bianca com’è di consueto per quella razza. Potrebbe darsi che sin dalla nascita egli sia stato costretto a nascondere le sue origini lunariane, dovendo quindi “privarsi” fisicamente dei tratti più evidenti.
La possibilità che Kuma sia/fosse un Lunariano sembra prendere sempre più trazione tra i fan di One Piece. Tuttavia, il vasto interesse di Vegapunk per questo personaggio potrebbe essere anche collegato all’appartenenza ad un’altra razza, quella che Big Mom cercava dopo i Giganti e il popolo della Luna, e di cui non conosciamo ancora alcunché.
L’essere nato da due razze diverse potrebbe forse essere la spiegazione più plausibile dietro il suo aspetto: in ogni caso, la sua versione “infantile” non mostra accenni ad un terzo occhio, dunque abbiamo almeno modo di escludere l’appartenenza ai triclopi. Per quanto riguarda le sue mani, non c’è modo di verificare se fossero uguali anche nella sua versione “non cyborg”, visto che non vi sono rappresentazioni nella quale possiamo vedere i suoi palmi.
