Dopo mesi dalla decisione di Amazon di prendere provvedimenti contro le recensioni fasulle sul sito, solitamente fatte per ottenere denaro o prodotti gratuiti, il colosso dell’e-commerce ha finalmente presentato la prima causa penale contro di esse in Italia.
Il provvedimento segue le 10 azioni legali intraprese da Amazon negli ultimi mesi negli Stati Uniti e la sua prima causa civile in Spagna (contro il broker Agencia Reviews, che opera tramite Telegram), e l’obiettivo del colosso è quello d’individuare e bloccare gli operatori che gestiscono più di 11 mila siti web e gruppi social che contribuiscono al proliferare di queste recensioni. Il vice presidente di Amazon ha inoltre alzato il tono, e in una recente dichiarazione ha detto che sul sito non c’è spazio per nessuna di questa recensioni fasulle.
L’obiettivo di questa denuncia è uno dei principali broker di queste recensioni in Italia, che secondo quanto dichiarato avrebbe creato una rete di persone disposte a comprare dei prodotti sul sito per poi scrivere e pubblicare recensioni a 5 stelle chiedendo un rimborso completo dei soldi spesi.
La lotta tra Amazon e le recensioni fasulle
La lotta tra Amazon e le recensioni fasulle va avanti da ormai quattro anni, e già l’anno scorso il colosso dell’e-commerce ha bloccato oltre 3000 venditori collegato a più di 600 brand che promettevano buoni Amazon a chi scriveva recensioni a 5 stelle. Il vice presidente Meta ha dichiarato che l’azienda continuerà a dedicare delle risorse significative nella lotta contro questo fenomeno, in modo da garantire ai clienti un’esperienza d0’acquisto affidabile.
L’azienda continua infatti a creare nuove tecnologie e risorse, ad utilizzare il machine learning e a migliorare i loro controlli per scovare ed assicurare alla giustizia questi malintenzionati, la cui condotta può integrare anche reati per cui rischiano una pena detentiva oltre a una multa in denaro.
A luglio Amazon aveva rivelato di aver messo più di 12 mila dipendenti alla ricerca dei gruppi Facebook o di altri social dedicati alle recensioni fasulle. In questi gruppi dei malintenzionati reclutano degli utenti per scrivere queste recensioni promettendogli soldi o prodotti gratuiti. Oltre a quello italiano, spagnolo e statunitense, questo fenomeno ha colpito anche gli store inglesi, giapponesi, tedeschi e francesi.
Fonte: Agenzia Ansa.