Kyoto è un luogo pieno di siti storici, ed è forse una delle città meglio preservate in Giappone per quanto riguarda le sue abitazioni tradizionali, le zone più storiche della città, la moltitudine di templi, santuari e luoghi sacri facenti parte della cultura nipponica. Non per nulla è stata la capitale del Giappone per più di mille anni, e anche per questo si può trovare una forte, ma lecita severità nelle regole della città.
E mentre spesso si sente parlare di come siano gli stranieri e i turisti in generale ad essere gli autori di atti “poco consoni” all’importanza storica di questa città, mettendosi ad inseguire geisha e maiko per le vie principali, e fotografando qualunque casa o edificio privato gli capiti a tiro, stavolta a macchiarsi di un gesto molto grave è stato un giapponese.
Lunedì mattina, un trentenne si è schiantato in quello che era un edificio d’importante valore culturale per il Giappone, essendo uno dei bagni più antichi di sempre nella storia giapponese, costruito all’inizio del 15esimo secolo e appartenente al Tempio Tofukuji. E ad aggiungere il carico da novanta, c’è anche la scoperta di come ad aver effettuato ciò non sia stata una persona qualunque, ma il custode stesso che avrebbe dovuto “sorvegliare” la struttura.
I giapponesi che guidano fin dentro ai bagni pubblici
Il trentenne stava cercando di muovere la sua auto all’interno del parcheggio vicino al tempio, ma si era dimenticato di essere rimasto ancora con la retromarcia inserita. Premendo sull’acceleratore, la macchina si è così diretta inesorabilmente indietro, lanciandosi all’interno del bagno (chiamato “tousu”) e schiantandosi cosi sul muro di legno, attraversandolo.
L’uomo era un impiegato della Kyoto Heritage Preservation Association, il quale si trovava a Tofukuji per una visita di lavoro. Sebbene nessuno si trovasse all’interno dei bagni, e quindi nessuno è rimasto ferito o coinvolto nell’incidente, sicuramente il fatto di aver demolito una parte dell’edificio rimane comunque un fattore di per sé estremamente grave, soprattutto visto il lavoro che egli svolge.
Il bagno era utilizzato dai monaci come parte della loro formazione ascetica, e non è attualmente più in uso. Mentre la porta di legno è stata buttata giù, e le pareti sono risultate parzialmente danneggiate, perlomeno le latrine sono rimaste intatte. Ad ogni modo, di sicuro sarà stata una giornata terribile per questo giapponese incaricato di preservare uno dei patrimoni culturali di Kyoto.
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