Di recente, un’utente giapponese su Twitter e venditrice di biancheria intima e lingerie ha voluto aprire una discussione su uno dei “peccati” degli anime, che hanno portato a una visione distorta della realtà per via delle fantasie e dell’appagamento che tenta di apportare agli spettatori.
La venditrice in questione si è descritta come una venditrice molto impegnata, che ama fornire ai suoi clienti biancheria intima adatta prima di ogni cosa alla vita lavorativa delle persone. Essa si è però resa conto di un problema fondamentale: al giorno d’oggi, vi è una visione sbagliata della forma femminile.
La donna giapponese va allora a spiegare il suo pensiero in un thread sulla piattaforma azzurra, mostrando per l’occasione due foto differenti di modelle che indossano dei reggiseni, delineando così la sua preoccupazione e frustrazione verso l’idea “contorta” che si ha al giorno d’oggi, causata perlopiù da media come anime e manga.
L’effetto degli anime sul seno delle giapponesi
Nel tweet pubblicato dall’utente, si parla di come ci sia una forte tendenza a fraintendere la dimensione di un seno: quando si sente parlare di una taglia “E Cup”, la maggior parte delle persone va ad immaginare una forma molto diversa da quella che è la reale taglia di seno.
“C’è la tendenza a fraintendere la dimensione del seno. Quando sentono “E Cup”, la maggior parte delle persone pensa all’immagine a sinistra, ma l’immagine a destra è l’aspetto reale delle E Cup. L’immagine a sinistra mostra le J Cup”.
Dunque, per la venditrice le persone seguono il loro pensiero per stimare se un seno sia più o meno grande di quanto risulta nella realtà, valutando da sé qual è la reale taglia che una donna sembri avere o meno.
“Ci saranno sempre uomini che dicono cose come “Il tuo seno non assomiglia affatto alle E-Cup!” o “Haha, sei sicura di averli misurati bene?” o qualche altra teoria pazza. Sono qui per dire alle donne a cui vengono dette quelle cose da ragazzi incapaci che non vale la pena lasciare che la loro stupidità vi ferisca”.
Vedendo questo thread, una ragazza ha voluto condividere una delle sue esperienze:
“Le mie tette sono D o E, ma un ragazzo mi ha detto “Sono piccole. Sono A o B, giusto?” L’ho quasi colpito, haha. Non usate con me le taglie di manga e anime”.
Nella parte finale di questo commento, possiamo cogliere un particolare riferimento alla tendenza di vedere le dimensioni del seno dei personaggi degli anime corrispondere a dimensioni del seno molto più grandi rispetto alla vita reale.
La logica di base è: le coppe A e B sono piccole, C e D sono medie ed E e superiori sono grandi; tuttavia, la natura stilizzata dell’art design delle serie anime più popolari significa che un personaggio con un petto di taglia media per gli standard degli anime ha spesso proporzioni che sarebbero significativamente più grosse della media nella vita reale.
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