Twitch mantiene il silenzio sul fatto gravissimo accaduto al TwitchCon negli scorsi giorni. Le pagine ufficiali della piattaforma non si sono ancora espresse sul terribile incidente avvenuto ai danni di Adriana Chechik, quasi fingendo che non sia mai successo nulla.
Chi non segue Twitch potrebbe trovarsi confuso dagli eventi di cui si parla da alcuni giorni. Per diverse ragioni, è divenuto molto popolare l’hashtag che invita a boicottare la piattaforma viola. Uno dei motivi è ciò che è accaduto ad Adriana Chechick, nota streamer e pornostar. È accaduto che Adriana, come altri streamer, ha presenziato al TwitchCon, l’evento organizzato da Twitch. La ragazza, e altri come lei, hanno partecipato a un’attività organizzata da Lenovo all’interno di una piscina di cuscini di spugna.
Consisteva in una lotta tra due partecipanti che, in piedi su una piattaforma, dovevano cercare di far cadere il proprio rivale nella piscina. L’attività non è andata proprio come previsto: la streamer si è rotta la schiena in due punti diversi, poiché quando è caduta nella piscina questa si è rivelata essere troppo poco profonda per attutire il colpo (circa 30 cm), cosa che l’ha portata a sbattere violentemente la schiena sul pavimento. Il commento di Twitch in merito al fatto? Puro silenzio.
Il silenzio di Twitch e degli sponsor del TwitchCon
Come abbiamo già riportato, la streamer ha dovuto subire un intervento durato 5 ore e mezza. Ha rischiato di perdere la capacità di urinare, ma in un secondo intervento avvenuto il 15 ottobre è riuscita a scongiurare il peggio.
Non solo la piattaforma viola non ha ancora dichiarato alcunché pubblicamente, ma gli avvocati di Adriana dicono che la loro cliente non è stata contattata nemmeno privatamente. Anche le richieste di un commento da parte di varie testate giornalistiche sono state ignorate da Twitch.
La streamer avrà bisogno di un lungo periodo di riabilitazione, sia per riprendere la forza e il range di movimento che per riuscire di nuovo a urinare autonomamente, senza l’uso del catetere.
Gli avvocati di Chechik, intanto, sono intenzionati a fare causa non solo alla piattaforma, ma anche agli sponsor dell’evento (come Lenovo e Intel). La causa che vogliono intentare sarebbe basata sulle negligenze prestate nell’organizzare la piscina, come ad esempio la scarsa profondità e il non aver sparso sufficienti cuscini di spugna.
Molti hanno criticato quanto fatto da Chechik, chiedendosi come mai sia saltata in quel modo nella piscina. La streamer ha risposto a tutti giovedì, su Twitter, dicendo:
“Per le persone che mi chiedono perché sono saltata: non provate a trasformarmi nel cattivo della situazione. Sono tra quelle persone che ha creduto che fossero state prese le necessarie misure di sicurezza. E’ come entrare in un’automobile e dare per scontato che funzioni l’airbag, e magari non funziona. Non è colpa mia. Non è colpa di nessuna tra le vittime ferite.”
Va notato, inoltre, che Adriana non è l’unica ad essere rimasta ferita a causa della piscina di spugne: anche altri streamer hanno subito dei danni, seppur più lievi. Considerato questo, ci sarebbero le basi per chiedere un risarcimento.
Non è ancora chiaro se i partecipanti all’evento abbiano dovuto firmare uno scarico di responsabilità. Secondo una fonte sembrerebbe essere così, ma non sarebbero comunque state date le necessarie istruzioni di sicurezza.
Rimarrà per sempre iconico il post su Twitter di Lenovo, che ha invitato i partecipanti al TwitchCon a “passare di lì per riuscire ad avere la possibilità di prendere parte al tuffo in piscina”.
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