I BTS sono uno dei gruppi musicali più famosi nel mondo e dal 2013 i loro singoli e album sono sempre in vendita nelle classifiche. I Bangtan Sonyeondan (tradotto “boy scout a prova di proiettile) hanno infranto negli anni più di 20 record, entrando nel 2022 nella Hall of Fame del Guinness World Records.
Junkgook, Jimin, RM, Suga, J-Hope, Jin e V, però, entreranno in pausa come gruppo a breve: infatti, come ha annunciato la loro agenzia i membri dei BTS partiranno per il servizio militare nel loro Paese.
“I BTS torneranno nel “2025”
L’annuncio è arrivato con un comunicato stampa, pubblicato su Twitter dalla loro agenzia BRIGHTMUSIC. Il primo a essere arruolato sarà Jin, e nel corso dei mesi successivi lo seguiranno anche gli altri colleghi. Come scritto nell’annuncio, il loro ritorno come BTS è atteso “intorno al 2025”:
BRIGHT MUSIC è orgogliosa di annunciare oggi che i membri dei BTS al momento si stanno preparando per adempiere il loro servizio militare […]. Il membro del gruppo Jin inizierà il processo appena verrà lanciato il suo singolo alla fine di ottobre. Seguirà poi le procedure di arruolamento del governo sudcoreano. Gli altri membri del gruppo hanno in programma di svolgere il loro servizio militare in base ai loro piani personali. Sia la compagnia che i membri dei BTS sono impazienti di riunirsi ancora come gruppo verso il 2025 in seguito al loro servizio .
I fan dei BTS non sono rimasti sorpresi da questa notizia: nel settembre 2021, dopo diversi anni di dibattito, la Corea del Sud concesse un posticipo per il servizio militare al membro più anziano del gruppo, Jin, oltre che ai suoi colleghi. Un’eccezione dovuta ai “meriti culturali” del gruppo K-pop.
Definita “legge BTS“, il provvedimento ha permesso alla star del K-pop di rimandare al compimento del 30° anno di età il suo arruolamento obbligatorio. E proprio il prossimo 4 dicembre Jin compirà 30 anni.
In Corea del Sud sin dal 1948 è obbligatorio per i cittadini maggiorenni il servizio di leva e viene visto come un dovere e rito di passaggio verso l’età adulta. Ricordiamo che in Italia la coscrizione obbligatoria (conosciuto anche come naja) è stata sospesa dal 1 gennaio 2005, con l’entrata in vigore della legge Martino.
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Fonti: Rai News, New York Times