Le ultime notizie dal mondo console lasciano intravedere un trend che speriamo ardentemente non prenda piede, cioè quello di rilasciare giochi attesissimi senza il supporto ai 60 fps perfino sulle console di ultima generazione.
I giochi interessati sono Gotham Knights e A Plague Tale Requiem, entrambi di prossima uscita, entrambi fin troppo simili a un powerpoint riprodotto sullo schermo della TV. Per quanto riguarda l’avventura tema vigilantes ambientata ad Arkham, sono gli sviluppatori stessi ad avvisare che il gioco sarà bloccato a 30 fps su console, mentre l’assenza di una performance mode su A Plague Tale Requiem è stata esposta da un utente.
Un vero e proprio schiaffo in faccia ai consolari next gen, specialmente quello menato da Gotham Knights in direzione dei fan del pipistrello. La versione PS4 e Xbox One del gioco era stata cancellata questa primavera, ma nonostante l’eliminazione dei limiti imposti da un’uscita old gen, il titolo giocabile dal 21 ottobre 2022 sarà comunque bloccato a 30 fps.
Gli sviluppatori spiegano perché Gotham Knights lagga
E la motivazione non è affatto soddisfacente. Secondo quanto comunicato nel server Discord ufficiale del gioco, Gotham Knights non presenterà nemmeno una modalità performance a causa del… multiplayer.
Lo dice la produttrice esecutiva Marty Fleur, secondo cui la modalità co-op a due giocatori (capaci di muoversi per la città in completa autonomia l’uno dall’altro) è talmente bisognosa di risorse da costringere a una riduzione dei frame a cui gira l’intero titolo. Una spiegazione che difficilmente può essere mandata giù da chi era semplicemente interessato al singleplayer su PlayStation 5 e Xbox Serie X/S. A tappare marginalmente la ferita arriverà la modalità assalto per quattro giocatori, che però sembra basata su scontri in arena, il che ancora una volta solleva dubbi sulla necessità di far laggare oscenamente Gotham Knights.
A Plague Tale Requiem, il problema è risolvibile?
A Plague Tale Requiem è già stato giocato da alcuni utenti, e secondo uno di questi mancherebbe, tra le impostazioni della versione console, ogni sembianza di una modalità performance, che sacrifica la qualità della grafica (spesso agendo sulla risoluzione dello schermo) in favore del liscio susseguirsi di 60 frame al secondo.
Una scelta dettata forse dall’incredibile numero di ratti che saranno presenti a schermo, arrivando anche fino a 300’000 toponi impestati visibili contemporaneamente. Se i 5000 del titolo precedente vi sembravano tanti, pensate all’impatto enorme che 300’000 unità di un oggetto qualsiasi possono avere sulle prestazioni di un dispositivo, specialmente quando si parla di console.
Tuttavia anche se A Plague Tale Requiem non è dotato di una modalità performance, ciò non significa che gli sviluppatori lo abbiano condannato al lag perenne. Secondo lo stesso utente menzionato sopra, il gioco cerca di comunque di mantenere un buon frame rate (fallendo spesso), ma navigando ben sopra il tetto dei 30 frame a cui è limitato intenzionalmente Gotham Knights (che chiede 75€ di preordine).
Un problema, quello del secondo capitolo della storia medievale, che potrebbe anche essere aggiustato con un futuro update, quando il team di sviluppo avrà trovato il modo di ottimizzare l’interazione tra gioco e hardware. Per Gotham Knights, invece, occorre abbandonare ogni speranza, poiché il gioco è stato pensato con una base di 30 frame al secondo: una “feature” impossibile da risolvere tramite patch. Notizie sconcertanti, specie quando provengono dalla stessa tempolinea in cui siamo riusciti a giocare DOOM all’interno del blocco note di Windows.
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