Fare il mangaka di Dragon Ball Super non è facile: Toyotaro porta sulle spalle l’eredità di un nome ingombrante e di un’opera dal successo mondiale. Deve barcamenarsi tra le esigenze dei fan più puntigliosi e tra le preziose critiche e insegnamenti del suo maestro, Toriyama.
Abbiamo visto che, per quanto riguarda Dragon Ball Super, Toyotaro non è solo colui che si occupa dei disegni, ma anche di scrivere tutti i dettagli compresi tra i punti principali delle vicende del manga forniti da Toriyama, e che si presentano come generici abbozzi di trama.
Come detto dallo stesso illustratore in un’intervista, egli “è libero di riempire i dettagli tra le linee di trama” che il creatore gli fornisce. Non si tratta affatto di un dettaglio da poco, poiché egli è consapevole che i fan di Dragon Ball tengono molto anche alle piccolezze. Toyotaro si trova quindi una grossa responsabilità, e non nasconde la difficoltà del suo lavoro.
La difficoltà del lavoro su Dragon Ball Super
In un’intervista condotta con Anime News Network nel 2016, Toyotaro ha parlato piuttosto ampiamente delle modalità con cui viene portato avanti il lavoro su Dragon Ball Super.
Durante l’intervista è stata fatta a Toyotaro una domanda che merita particolare attenzione: tra la bozza e la fase finale, qual è la parte più difficile della creazione del manga?
In risposta a questa domanda, Toyotaro si è soffermato a spiegare che probabilmente la parte più difficile è data dal fatto che riceve da Toriyama semplicemente delle righe di testo su un foglio. Nessun disegno né altro completano la bozza dell’autore. Tutti i dettagli mancanti sono lasciati all’immaginazione del disegnatore, tra cui anche le espressioni e l’aspetto di ogni personaggio ad ogni affermazione e frase.
In più, dice Toyotaro, il maestro Toriyama non gli fornisce dei feedback specifici in merito ai dettagli che aggiunge. Questo significa che il disegnatore ha un’enorme responsabilità, poiché la sua interpretazione sarà quella che avranno sotto gli occhi i futuri lettori.
In un’altra intervista del 2017 con Toriyama e Toyotaro (Tori-Toyo Free Talk Vol. 4), inerente a Dragon Ball Super, l’allievo del creatore della serie ha ribadito nuovamente questo concetto:
In ultima istanza, le cose devono andare nella direzione delle conclusioni indicate da Toriyama nella bozza originale, ma durante quel processo voglio dare ai personaggi diverse cose da fare.
A volte deraglio dallo script, ma credo sia possibile dire che sono fedele alla sua essenza.
A volte, il mio editore manda le mie bozze a Toriyama per fargli dare uno sguardo. Ogni tanto, il maestro mi manda alcune parti disegnate da lui, cosa che mi sconvolge. Oscillo continuamente tra l’entusiasmo e il sentirmi giù di morale.
Tra l’altro, Toyotaro ha rivelato le sue difficoltà nel disegnare Whis e Beerus, poiché inizialmente non c’erano dei veri e propri riferimenti da cui partire.
Il consenso generale su Dragon Ball Super è piuttosto divisivo: alcuni ritengono il lavoro di Toyotaro troppo diverso da quanto visto con Toriyama. In compenso, Toriyama crede che sia un bene che in Super stiano finalmente uscendo i veri colori del disegnatore, che fino a poco tempo fa sembrava più che altro occupato ad inseguire la sua opera originale.
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