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Twitch risponde alle critiche: “la suddivisione 70/30 non è più sostenibile”

Vi avevamo già parlato qualche tempo fa del cambio di rotta che Twitch aveva deciso di attuare per quanto riguarda il pagamento degli streamer più seguiti. La piattaforma viola ha infatti comunicato che a partire dal 2023 anche gli autori più popolari sarebbero passati dalla ripartizione 70/30 a quella 50/50, la stessa degli streamer medio/piccoli. La motivazione data era che quel sistema di retribuzione non era ritenuto sostenibile a lungo termine. Le critiche non si sono però risparmiate e durante il TwitchCon di San Diego il chief monetisation officer Mike Minton ha voluto chiarire in maniera definitiva le scelte dell’azienda.

La motivazione principale è dovuta alla scelta di Amazon di rendere Twitch una piattaforma che “possa prosperare finanziariamente come un’azienda indipendente e sostenibile“. Il sito di streaming è infatti in rosso e il noto colosso proprietario della piattaforma ha optato per una strategia che limitasse queste perdite. Si è quindi optato per un sistema che mettesse alla pari tutti gli streamer, indipendentemente dalla quantità di pubblico. Minton ha poi elencato gli strumenti che Twitch ha offerto agli streamer per aumentare i guadagni, come gli abbonamenti tramite Amazon Prime, quelli in regalo, gli hype train e gli incentivi pubblicitari.

Ecco alcune delle dichiarazioni rilasciate durante da Minton durante il TwitchCon:

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“Abbiamo valutato tutte le possibili soluzioni. Potremmo farlo, potremmo offrire una suddivisione 70/30 a tutti? La risposta è no. Semplicemente non è praticabile per Twitch a lungo termine”

Riconosciamo che siamo coinvolti in questo insieme. Tutti voi lavorate duramente per creare contenuti sorprendenti e coinvolgenti, costruire comunità, mantenere le vostre comunità al sicuro, e il nostro lavoro è costruire gli strumenti che vi consentano di farlo mentre cerchiamo di fare più soldi. L’altro fatto è il costo delle live streaming. Fornire video ad alta definizione e bassa latenza a livello globale su Internet richiede costi elevati. Questa è la nostra partnership.”, ha detto Minton rivolgendosi ai content creator.

Twitch e le nuove strategie riguardo gli annunci pubblicitari

Minton ha inoltre parlato di alcuni potenziali cambiamenti riguardo la pubblicità. Chi utilizza abitualmente Twitch avrà notato come nell’ultimo periodo le interruzioni siano aumentate rispetto al passato. Molti utenti si sono lamentati del fatto che spesso esse finiscano per interrompere la live in momenti poco opportuni. Il dirigente ha parlato della cosa e ha sottolineato che l’azienda sta valutando alternative come gli annunci skippabili, anche se ha sottolineato come la pubblicità resti un’importante fonte di guadagno (20-25% del totale) per gli streamer.

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“Gli annunci con un tempismo errato possono essere una brutta esperienza”, ha ammesso. “Nessuno vuole perdersi l’azione, nessuno vuole che una pubblicità ostacoli la ricerca di un nuovo streamer.. Sappiamo che una pessima esperienza pubblicitaria non fa bene a nessuno. Ma è anche vero che molti streamer fanno affidamento su annunci come una fonte prevedibile e significativa delle loro entrate su Twitch”.

Fonte: Eurogamer

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Matteo Pignagnoli

Matteo Pignagnoli

23 anni, laureato in scienze della comunicazione con l'obiettivo di diventare giornalista. Appassionato sin da piccolo di gaming e sport, mi interesso anche di anime, manga e musica.

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