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Parla Kevin Smith: “Lavorare per Marvel o Star Wars è un’impresa inutile”

Intervistato dal Guardian, l’attore e regista Kevin Smith ha svelato senza peli sulla lingua che lavorare per franchise come Marvel e Star Wars è un’autentica perdita di tempo.

Le polemiche contro Kevin Smith dopo Masters of the Universe

A quanto pare, al regista è bastata l’esperienza con la serie animata Netflix Masters of the Universe: Revelation (qui un nostro articolo che ne anticipava l’uscita) per comprendere quanto sia problematico lavorare a film o serie TV caratterizzate da un fandom fin troppo caloroso. Nonostante la passione per due brand astronomici come Marvel e Star Wars, secondo Smith è pressoché inevitabile “far inca**are qualcuno”.

Parole decisamente forti, soprattutto se pensiamo al fatto che negli anni Novanta il regista fu vicinissimo a realizzare un progetto che avrebbe avuto come protagonista Superman. Kevin Smith aveva infatti scritto una sceneggiatura che vedeva nientemeno che Ben Affleck nei panni dell’uomo d’acciaio. Un progetto maledetto, passato di mano numerose volte e finito poi a Bryan Singer, con un Affleck destinato a rifarsi impersonando il Crociato Incappucciato.

kevin smith marvel star wars

Il problema dei fandom tossici nelle produzioni cinematografiche

Smith punta ovviamente il dito contro i fan, colpevoli di non avere alcuna pazienza nell’accogliere determinate scelte di un regista, come accaduto per gli eventi del pilota di Masters of the Universe: Revelation. Il regista aveva infatti deciso di uccidere i personaggi principali, He-Man e Skeletor, nell’episodio pilota per dare spazio a Teela, una scelta che si rivelò fatale:

Quando lavorai a Masters of the Universe, un sacco di persone se la presero con me perché secondo loro gli avevo rovinato l’infanzia.

A detta dei fan, la colpa del regista era stata quella di aver intrapreso una direzione troppo “femminista”, nonostante il sequel puntasse a seguire la strada tracciata dal cartone animato originale, come spiegato da Smith a Variety in occasione dell’uscita:

So che alcune persone la pensano del tipo: “Ehi, la serie è troppo woke [troppo femminista, NdR]. E io ho pensato, va bene, perfetto, lo era anche il cartone originale di cui stiamo facendo questo ca**o di sequel. Riguardatevelo. Ci sono donne in tutti gli episodi. Fatevene una ragione.

Ovviamente il danno era ormai fatto, e fu sufficiente a convincere Kevin Smith ad allontanarsi definitivamente da grandi franchise come Marvel o Star Wars per dedicarsi unicamente ai propri progetti.

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FONTI: Guardian, Yahoo Entertainment

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Sebastiano Inama

Sebastiano Inama

L'invincibile principe guerriero forgiato dal fuoco di mille battaglie, nonché localizzatore di videogiochi e copywriter.

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