In un’intervista al Financial Times, Elon Musk ha rivelato che alcune persone del governo cinese gli hanno chiesto di non vendere la sua rete Starlink in tutta la Cina. Musk ha dichiarato che Pechino ha messo in chiaro il fatto che non apprezzi il rilascio di Starlink attuato da Musk in Ucraina, e per questo il governo ha messo in atto delle assicurazioni in modo che lui non possa vendere Starlink in Cina.
A marzo Musk ha infatti mandato in Ucraina 5000 terminali per far accedere le persone alla rete Starlink. La mossa non è mai stata vista di buon occhio dalla Russia, in quanto l’accesso ad internet ha permesso all’esercito ucraino di pianificare meglio le loro operazioni militari. Non a caso i terminali sono stati pure presi di mira da degli attacchi hacker, a cui però hanno resistito.
Dalle dichiarazioni di Musk non si capisce però se l’imprenditore abbia accettato le richieste del governo cinese, ma secondo la mappa dei servizi della rete mostra che non ci sono piani per un suo arrivo in Cina. Starlink dovrebbe però arrivare a Taiwan, in Mongolia e in Vietnam, anche se si stanno aspettando le approvazioni dei due paesi.
Elon Musk, Starlink e la Cina
A Shanghai Musk ha una delle fabbriche di Tesla, che nel paese ha venduto più di 80000 mila macchine. L’imprenditore americano si è sempre allineato con il governo cinese per le vendite, tanto da arrivare a gestire anche una colonna in un giornale online gestito dall’agenzia della censura su internet del paese.
La rete Starlink forse non piace molto a Pechino non solo per la questione ucraina, ma anche perché fin dal suo debutto è conosciuta per consentire un accesso a internet che circumnavighi le varie censure online nel mondo. Ogni tentativo di aggirare la censura cinese con Starlink potrebbe portare delle gravi conseguenze a chi lo fa, visto quanto l’agenzia sia organizzata nel apaese.
Di recente Starlink ha consentito l’accesso alla sua rete in Iran, che in questo momento sta attraversando un periodo di rivolte. In risposta il governo iraniano ha bloccato il sito della rete di Musk dopo la sua attivazione nel paese
Fonte: The Verge.