L’autunno è qui, e con esso sono giunte anche nuove interessanti serie animate che andranno ad accompagnarci fino alla fine di questo 2022: dopo un’estate relativamente tranquilla, ma con anime che si sono rivelati essere delle sorprese davvero gradite (ricordiamo come Lycoris Recoil sia sponsorizzato da Hideo Kojima in persona), ad ottobre avremo il nostro incontro con numerose opere lasciate in sospeso, che andranno così a prendersi nuovamente il loro spazio nelle televisioni giapponesi.
Tra i sequel più attesi non possiamo non nominare la nuova, ultima stagione di Bleach: Thousand Year Blood War, che riporterà in auge dopo un bel po’ di tempo una delle opere shonen più famose. Non dimentichiamoci poi di My Hero Academia e la sua sesta stagione, che già dai trailer sembra promettere importanti sviluppi, e torneranno allo stesso modo anche i globalmente apprezzati Spy x Family e Mob Psycho 100.
Per quanto riguarda coloro che cercano qualcosa di nuovo in mezzo a questo mare di seguiti e nuove stagioni, tutto sommato questo autunno si preannuncia interessante anche per loro, andando a mostrare un catalogo piuttosto variegato dal quale poter scegliere. Senza ulteriori indugi, andiamo allora ad introdurre alcune delle opere che secondo noi hanno maggiore potenziale e che potrebbero rivelarsi essere molto promettenti.
Raven of the Inner Palace
Matteo: In una stagione, tra sequel e nuovi progetti, così satura di anime incentrati sull’azione ed i combattimenti, Raven of the Inner Palace potrebbe rivelarsi come uno dei migliori titoli per andare contro a tale tendenza.
Koukyuu no Karasu adatterà l’omonima Light Novel in 13 episodi, a cura dello studio Bandai Namco Pictures.
Nei meandri del palazzo reale vive una consorte peculiare, la quale è esente dal servire l’imperatore nonostante la propria posizione, conosciuta come la “Sposa del Corvo”. Le persone che dicono di averla vista sostengono che sembri un’anziana, mentre altri che sembri una giovane ragazza. Nel palazzo gira voce che ella faccia uso di arti misteriose e di come possa accettare qualsiasi richiesta, sia che si tratti di infliggere maledizioni che di trovare oggetti perduti. Proprio per questo mostivo Koushun, l’attuale imperatore, va a farle visita, senza sapere che il loro incontro metterà in moto gli ingranaggi del destino.
Dato l’esiguo numero di lettori del materiale originale, risulta impossibile sapere in quale direzione andrà questo progetto.
Ciononostante, uno dei fattori che cattura maggiormente l’attenzione è la presenza di nomi di peso all’interno del suo staff. Da evidenziare è, difatti, la presenza di diverse figure che già hanno collaborato insieme, nei rispettivi ruoli, durante le varie stagioni di Gintama come il regista Chizuru Miyawaki, il character designer Shinji Takeuchi ed il direttore della fotografia Naota Watanabe.
Possiamo quindi aspettarci che gli ottimi sprazzi relativi al comparto tecnico visti nei trailer siano una costante durante l’intera messa in onda di quest’anime.
Disponibilità: Crunchyroll
Blue Lock
Matteo: Non poteva mancare un anime sportivo in questa nostra lista di anime consigliati per l’Autunno 2022.
Dopo che Ao Ashi è riuscito a fare breccia nel cuore di molti spettatori, per un altro spokon incentrato sul calcio è giunta l’ora di sorprenderli di nuovo.
Blue Lock, a cura di studio 8Bit, adatterà l’omonimo manga dei record di Weekly Shonen Magazine, il quale in soli 4 anni di pubblicazione è riuscito a raggiungere l’astronomica cifra di 10 milioni di copie in circolazione pur non avendo ancora una trasposizione animata a fargli da pubblicità.
Dopo aver riflettuto sullo stato attuale del calcio giapponese, la Federcalcio giapponese decide di assumere l’enigmatico ed eccentrico allenatore Jinpachi Ego per realizzare il sogno di vincere la Coppa del Mondo. Credendo che al Giappone mancasse un attaccante egoista affamato di gol, Jinpachi avvia il Blue Lock, una struttura simile a una prigione in cui trecento talentuosi attaccanti delle scuole superiori di tutto il Giappone sono isolati e si confrontano l’uno contro l’altro. L’unico sopravvissuto di Blue Lock guadagnerà il diritto di diventare l’attaccante della nazionale e coloro che verranno sconfitti saranno banditi dall’unirsi alla squadra per sempre.
Considerate le premesse ed il setting paradossale, non c’è da aspettarsi un prodotto che segua in maniera realistica le meccaniche del gioco del calcio, piuttosto un adattamento adrenalinico, ricco di azione e sopra le righe.
D’altronde alla regia vi sarà Tetsuaki Watanabe, una delle colonne portanti di Haikyu!!, alla direzione artistica Sawako Takagi, già famoso per aver partecipato nello stesso ruolo (tra i tanti progetti) a Bleach, Dragon Ball Z e Naruto Shippuden e Norimitsu Hirosawa, rinomato nel 3D design e nel compositing avendo fatto parte di titoli di spicco come Fate/Grand Order: Babylonia e Hi Score Girl.
Per ben 24 settimane di fila ci aspetta un anime frenetico, fondato su un’originale visione iperbolica dello sport e posto nelle mani di un team di tutto rispetto. I fan di Blue Lock non avrebbero potuto chiedere di meglio.
Disponibilità: Crunchyroll
The Eminence in Shadow
Matteo: In una stagione autunnale ricca di anime trasposti da manga, The Eminence in Shadow (Kage no Jitsuryokusha ni Naritakute! in lingua originale) potrebbe rivelarsi uno dei titoli più interessanti per quanto riguarda gli adattamenti da altri media (e, si, è un isekai per chi se lo chiedesse).
Il progetto di 20 episodi a cura di studio Nexus è tratto da una delle light novel di maggior successo sia a livello economico che di critica degli ultimi anni e, nonostante appaia come il tipico power fantasy, ha molto da offrire all’infuori dei meri combattimenti.
Anche nella sua vita passata, il sogno di Cid non era quello di diventare un protagonista o un boss finale. Preferirebbe rimanere nascosto come se fosse un personaggio secondario fino a quando non spunta il momento perfetto per rivelare che è il burattinaio dietro a tutto, o almeno approfittare della seconda migliore opzione: fingere di esserlo. Ora che è rinato in un altro mondo, egli è pronto a creare le condizioni perfette per realizzare i propri desideri.
Come detto poc’anzi, si tratta senza ombra di dubbio di un anime fantasy considerabile come “edgy”, ma dalla sua ha un’ottima scrittura per il genere ed un world building da non sottovalutare. Inoltre, l’adattamento potrà godere di un mix di giovani talenti e veterani esperti: alla regia vi sarà Kazuya Nakanishi, al suo primo ruolo come main director dopo anni di gavetta con apparizioni episodiche; Makoto IIno, nome di peso prima di studio Sunrise e poi della vecchia generazione di studio Shaft, sarà il character designer; Beom Seon Lee (Hunter X Hunter, Escaflowne, Symphogear) si occuperà della direzione artistica ed infine farà parte del progetto in quanto sound director anche il leggendario Jin Akategawa.
Disponibilità: Inedita in Italia
Gundam: Suisei no Majo (Gundam: The Witch of Mercury)
Marina: I robottoni: un elemento imprescindibile dell’animazione giapponese, che sin dagli albori di questo media d’intrattenimento ha conquistato la scena in numerosi modi e generi. Abbiamo robottoni che si muovono guidati dalla musica (Macross), robottoni derivanti da allegorie bibliche e sofferenze adolescenziali (Evangelion), e i robottoni più classici che combattono in modo sfarzoso e devastante, come Mazinga e Gundam.
A proposito di Gundam, il creatore del franchise Tomino si è spesso mostrato piuttosto “conservatore” per quanto riguarda le storie narrate nel corso della serie. Dopo Gundam école du Ciel, manga con elementi simili a Gundam Suisei No Majo (o Witch of Mercury) per la protagonista femminile e l’ambientazione scolastica, questo spin-off animato non appare come qualcosa che verrebbe ben accolto dal celebre regista e autore: nelle sue opere non c’era quasi mai spazio per ragazzine timide e setting scolastiche, cosa che invece pare essere una parte centrale di questa nuova serie.
Ma ciò non deve portarci a pensare che la serie sia per questo da evitare categoricamente, anzi: Gundam Suisei No Majo si mostrerà capace di sfruttare le sue potenzialità e tematiche di guerra anche in altri modi, senza però sminuire in alcun modo le opere da cui deriva. Con un prologo in pieno stile Gundam, e un primo episodio che richiama a gran voce alcune scene del franchise e l’intera puntata pilota di Revolutionary Girl Utena (per la quale lo sceneggiatore di Suisei No Majo, Ichiro Okouchi, scrisse le novel), questo spin-off si presenta come qualcosa di molto diverso e inatteso dai fan di vecchia data.
Tuttavia, la sostanza vera di Gundam verrà mostrata in tutto e per tutto anche in questa serie; dopo un momento di sgomento iniziale, sicuramente anche chi ha paura di affidarsi alla protagonista femminile timida e “carina” troverà qualcosa che lo porterà bene o male a continuare la visione, per sperimentare un anime di Gundam mai visto prima d’ora.
Disponibilità: Crunchyroll
My Master Has No Tail
Marina: Nel folklore giapponese gli animali hanno da sempre un ruolo importante: essi diventano spesso i protagonisti assoluti di numerose leggende e credenze popolari, influendo con le loro azioni e il loro “egoismo animale” sulla vita dei poveri ed eccentrici umani. I Tanuki sono forse uno degli esempi più conosciuti per questo genere di comportamenti: nella leggenda giapponese, essi sono in grado di mutare la loro forma, sfruttando questo potere per far impazzire gli umani a suon di “scherzi” e beffe clamorose, mimetizzandosi al contempo nella civiltà umanoide.
Nell’anime di My Master Has No Tail avremo come protagonista proprio una Tanuki, Mameda: essa sognava sin da cucciola d’introdursi nella società umana, ma non per ragioni di ammirazione o quant’altro. Semplicemente, voleva diventare abile come suo padre nel fare degli scherzi e prese in giro a danno degli esseri umani. Un giorno, la giovane Tanuki raggiunge la città di Osaka, e vedendo tutte le occasioni di “burla” a lei disponibili, inizia a darsi alla pazza gioia; tuttavia, il mondo è cambiato molto nel corso degli anni, e le innovazioni introdotte in Giappone sembrano mettere i bastoni tra le ruote alla Tanuki per mostrare il repertorio di cui dispone.
Un giorno, per puro caso, Mameda finisce con l’assistere ad uno spettacolo di Rakugo: lì viene letteralmente stregata dalla narrazione della rakugoka, che racconta una storia in un modo così coinvolgente da non potervi sfuggire in alcun modo. La regina degli scherzi adesso viene “presa in giro” da un’umana, che con le sue parole è in grado d’infondere le emozioni che più le aggradano.
Dopo ciò Mameda molto presto finisce con l’essere “consolata” dall’abilissima rakugoka (la quale nasconde a sua volta alcuni “scheletri” nel uso armadio”). Questa storia fatta di leggende, cultura nipponica e grasse risate ci farà allora conoscere alcuni degli aspetti più tradizionali del folklore giapponese, e al contempo le storie e racconti che hanno fatto sorridere il Giappone sin dai tempi più antichi.
Disponibilità: Inedita in Italia
Akiba Maid War
Marina: Al giorno d’oggi il “quartiere elettrico” di Tokyo, Akihabara, appare molto diverso da com’era diversi anni fa: i suoi negozietti pieni di oggettistica videoludica, o relativa agli anime e ai manga rimangono ancora imperanti, ma il resto della zona è mutata considerevolmente, soprattutto per uno degli aspetti che più l’ha resa famosa nel corso degli anni novanta fino ai primi del duemila: i maid café.
A onor del vero, questo genere di locale rimane ancora presente ad Akihabara, ma in misura drammaticamente ridotta rispetto ai tempi in cui sembrava essere una particolarità molto apprezzata dai giapponesi. Akiba Maid War va a rivivere quel periodo di fiorente esistenza delle maid, in una maniera che definire “particolare” sarebbe riduttiva.
Già dal primo episodio andremo a capire che la serie in questione, all’apparenza incentrata sulle spensierate avventure di un’aspirante maid volta a fare il suo debutto in questo campo, non è affatto come sembra. Si parlerà di maid, si parlerà di Akiba, e in tutto ciò si coniugheranno in modo letterale anche le “guerre” che avranno luogo in questo quartiere, con lotte sanguinose tra i vari café esistenti.
Il tutto si mostrerà con una nota di demenzialità contraddetta dal modo più serio possibile nel quale verranno presentati i vari drammatici eventi, volti ad evidenziare come la vita di una maid ad Akiba non sia per i cuori deboli, e necessiti di combattere con il sangue e con i denti per rimanere a galla in questo settore.
Disponibilità: Inedita in Italia.
Management of Novice Alchemist
Marina: In un mondo dove gli anime isekai regnano incontrastati, questa stagione ci benedice con almeno un anime totalmente di genere fantasy, senza protagonisti proiettati in mondi incredibili e con skill dalla potenza inarrivabile. Shinmai Renkijutsushi no Tenpo Keiei, o più semplicemente Management of a Novice Alchemist, propone una visione più “tecnica” della vita da comune lavoratore in un mondo di fantasia, incentrandosi su una protagonista alle prese con il suo sogno di aprire un negozio dopo aver perso ogni cosa quando era piccola.
Questa serie toccherà sicuramente le corde giuste per gli appassionati dei giochi di Atelier, i quali si incentrano prettamente sul gestire la propria attività di alchimista, raccogliere gli ingredienti necessari, produrre pozioni, unguenti, strumenti vari e così via, oltre che a controllare in modo ottimale il proprio negozio e le varie operazioni necessarie per mandarlo avanti senza inghippi.
La protagonista Sarasa, dopo aver vissuto un passato di sacrifici, dal profondo studio e il faticoso risparmio di abbastanza soldi, diventerà finalmente un’alchimista tutto grazie alla sua forza di volontà e a un po’ di coraggio dato dalla sua celebre e adorata mentore, Ophelia Millis. Ma questo sarà solo l’inizio del suo sogno: mandare avanti un negozio da sola non sarà affatto semplice, specialmente senza l’esperienza richiesta, e ben presto essa si accorgerà di dover “rompere il suo guscio” per poter diventare una “business woman” ideale.
Disponibilità: Inedita in Italia.
Bocchi The Rock
Marina: La vita di un introverso è piena di attimi scoloriti, con momenti di noia e di quiete inalterabile. Questo fattore però non è sempre disprezzato da tutti: c’è chi abbraccia con piacere questo genere di vita, seppur riconoscendone i lati negativi. La protagonista di Bocchi The Rock, Hitori Goto, è una semplice ragazza che nonostante tutto tenta di uscire dalla sua bolla solitaria, ma non finisce mai con il riuscire a concretizzare le cose per via della sua grande timidezza.
Tuttavia, un giorno scopre una possibilità che potrebbe arrivare ad illuminarle la strada: la musica. Suonare uno strumento porta inevitabilmente ad attrarre l’attenzione su di sé, e coltivando quest’interesse in modo rigoroso, diventando una musicista eccellente, la giovane è certa di poter finalmente poter iniziare a vivere la sua adolescenza.
Qualcosa però va storto nel suo percorso: la ragazza diventa un portento nel suonare la chitarra, pubblicando online cover di canzoni famose, ma ha speso così tanto tempo nell’affinare il suo talento che è finita con il perdere di vista il fine vero e proprio dietro tutto quanto. Ma nonostante tutto, anche una vita monotona come la sua porta a delle sorprese: grazie ad un suo gesto “ultimo”, Bocchi finisce con ritrovare il colore in un mondo in cui si sentiva estranea.
Quest’opera è in sostanza un anime che va ad adattare un manga incentrato sulla musica, dove una protagonista chiusa all’estremo si trova nel bene o nel male a rompere il suo guscio di solitudine. Possiamo immaginare qualcosa di simile a Hitoribocchi no Marumaruseikatsu, ma con una protagonista dall’animo più con i piedi per terra (o forse anche troppo) e privo della mentalità di “amica del mondo”.
La piacevole animazione degli strumenti e delle parti slice of life, oltre che l’enorme espressività di Bocchi e il grandissimo lavoro della doppiatrice, lo rendono uno degli anime che sicuramente potranno “risuonare” nel cuore di coloro che vogliono osservare la scalata verso il successo di questa timida ragazza.
Disponibilità: Crunchyroll
Yama no Susume: Next Summit (Encouragement of Climb: Next Summit)
Yoel: Dopo quattro anni, si ritorna finalmente a seguire Aoi, Hinata e utti i perosnaggi di Yama no Susume, alla scoperta di nuove montagne su cui fare escursioni. Cosa? Vi chiederete perché sono qui a consigliare una quarta stagione di una serie iniziata nel 2013?
Yama no Susume: Next Summit è la prima serie del franchise che avrà episodi della durata “standard”. La prima stagione aveva episodi di 3 minuti, mentre la seconda e la terza da episodi della durata di un quarto d’ora. La nuova stagione viene però incontro anche a chi non si è mai approcciato all’anime con quattro episodi recap incentrati sulle stagioni precedenti. Ovviamente nel caso, le prime tre stagioni sono facilmente recuperabili proprio grazie alla durata dei loro episodi.
Yama è una serie che riesce a trasmettere un grandissimo senso di pace, grazie alle vicende vissute dai personaggi e al rapporto che c’è tra di loro, soprattutto tra Aoi e Hinata. A questo si aggiunge una meravigliosa resa visiva, che dai trailer sembra che anche questa quarta stagione non deluderà per nulla sotto quell’aspetto.
Disponibilità: Inedita in Italia
Do It Yourself!!
Yoel: Nelle varie stagioni anime capita spesso di ritrovarsi delle serie incentrate su dei club scolastici, ma è la prima volta (almeno per quanto sappia) che ci ritroviamo di fronte una serie interamente incentrata su un club del fai da te.
In quest’anime originale prodotto da Pine Jam, che vede tra lo staff pure il character designer del già citato Yama no Susume Yuusuke Matsuo, seguiremo delle studentesse liceali che fanno parte del club del fai da te della scuola. Le vicende si concentreranno sulle loro vite quotidiane.
Seppure magari l’anime potrebbe non schizzare chissà quale aria di originalità per molti, nei vari trailer si presenta come un cartone divertente e dal comparto visivo che sembra molto interessante. I design dei personaggi sono spaziali, e lo dimostra soprattutto la protagonista Yua Serufu (un divertente gioco di parole, non trovate), che già dall’aspetto dimostra la sua personalità allegra e goffa.
Disponibilità: Crunchyroll.
Legend of Mana: The Teardrop Crystal
Yoel: Per chi non ne fosse a conoscenza, al serie di Mana (o Seiken Densetsu, com’è conosciuta in Giappone) è una dei tanti spin-off nati da Final Fantasy. Creata da Koichi Ishii, i giochi della serie Mana hanno saputo entrare nel cuore di molti videogiocatori sin dall’epoca SNES. PIù recentemente la serie ha avuto un ritorno alla ribalta con il remake dle 2020 di Trials of Mana, che ha portato anche all’arrivo di una remaster di un titolo non ancora mai arrivato in Europa: Legend of Mana.
Legend of Mana è un gioco piuttosto particolare, che non segue una vera e propria trama lineare, ma che dà abbastanza libertà al giocatore di seguire le storie che vuole, divise comunque in tanti vari archi narrativi. Quest’anime prende proprio come cuore portante uno di questi archi, quello dedicato ai Jumi, una razza d’individui che ha delle gemme incastonate al centro del petto.
I Jumi sono minacciati da Sandra, una misteriosa ladra che ha come obiettivo le loro gemme, che se vengono estratte sanciscono la fine per loro. Visto che l’anime si concentrerà principalmente su quest’arco narrativo, forse si potrebbe riuscire a fare un buon adattamento. A differenza del gioco avremo poi entrambi gli avatar come protagonisti, il che potrebbe rimescolare un po’ le carte in tavole in modo abbastanza curioso.
Disponibilità: Crunchyroll.
Lamù/Urusei Yatsura
Yoel: Una delle opere più amate di Rumiko Takahashi torna in questo nuovo adattamento anime prodotto dalla David Productions. La storia dell’omonima protagonista aliena e del liceale donnaiolo Ataru Moroboshi tornano ad illuminare gli schermi di tutti noi, e sembra che dai vari trailer ci si possa aspettare un adattamento molto divertente.
La piccola anticipazione ci mostra infatti tutti i colori e l’ironia di questo nuovo adattamento, oltre che degli ottimi character design di Naoyuki Asano che ricordano in parte anche i design originale di Takahashi.
A questo si aggiunge poi un cast spaziale, che parte da Sumire Uesaka (che molti assoceranno a Nagatoro) e Hiroshi Kamiya (che molti ricorderanno per Koyomi in Monogatari e Levi in L’attacco dei Giganti) sui due protagonisti fino ad arrivare ad includere anche doppiatori del calibro di Nana Mizuki, Kana Hanazawa, Wataru Takagi, Miyuki Sawashiro, Mamoru Miyano e tanti altri.
Sicuramente questo nuovo adattamento farà conoscere la serie anche a coloro che ancora non hanno avuto modo di approcciarla.
Disponibilità: Inedita in Italia.
Chainsaw Man
Daniela: In una stagione ricchissima di titoli potenzialmente interessanti, alcuni molto attesi come Blue Lock o Bocchi! The Rock, altri un po’ meno, il titolo del quale sentiremo più parlare praticamente ovunque è sicuramente Chainsaw Man. Vista la fama dell’opera fermarsi a raccontare la trama sarebbe superfluo, vi basti sapere che si tratta probabilmente di una delle opere più particolari uscite da Weekly Shonen Jump negli ultimi anni.
Tratto dal manga di Tatsuki Fujimoto, Chainsaw Man è una storia semplicemente fuori di testa che sovverte continuamente le aspettative dei lettori, raccontando tutto e il contrario di tutto e riuscendo a catapultarci in un universo narrativo folle, nel quale ci sentiremo persino sperduti a primo impatto, ma che ben presto vi stregherà. Tra Diavoli e Cacciatori, personaggi di ogni genere e tantissima azione l’opera di Tatsuki Fujimoto riuscirà sicuramente a tenervi incollati allo schermo, il tutto senza dimenticare l’importanza del world-building, ben integrato ma mai eccessivamente studiato all’interno della narrazione.
Tatsuki Fujimoto è un giovane autore che ha già saputo far innamorare i lettori del suo stile e della sua narrazione: recentemente abbiamo parlato di 17-21, prima raccolta di one-shot del mangaka, e non vediamo l’ora di potervi parlare (possibilmente, con lo stesso entusiasmo) anche di Chainsaw Man.
Disponibilità: Crunchyroll