Eiichiro Oda ci ha rivelato diversi aspetti di Vegapunk all’interno del capitolo 1062 di One Piece. Una particolarità che però ha catturato maggiormente l’attenzione, è la sua decisione nel “dividere” le sue personalità di sei individui distinti, capaci di ragionare da sé e agire secondo la loro volontà.
Lo scienziato ha lamentato la mancanza d’ingegneri competenti e in grado di seguire i suoi progetti, e anche per questo egli ha deciso di prendere alla lettera il detto “chi fa da sé fa per tre”, arrivando inoltre a “raddoppiarlo”.
In tutto questo c’è una curiosità piuttosto interessante che traspare per merito di questi nuovi “personaggi”: andando ad esaminare i nomi dati ad ogni singola copia “differente” di Vegapunk, possiamo vedere un legame alquanto rilevante con uno degli elementi che proprio come lo stesso Vegapunk è sinora è rimasto più nell’ombra in One Piece, ma che ha avuto da sempre un ruolo rilevante: la Luna.
One Piece 1062: Vegapunk e la luna nel suo nome
I sei corpi di Vegapunk hanno dei nomi facilmente associabili alla Luna, elemento che ha avuto da sempre un ruolo di rilievo all’interno di One Piece. Con l’arco di Skypaea ed Enel avevamo visto ampiamente l’importanza di questo pallido satellite, e c’è stato modo di vederla risplendere anche in altri momenti, arrivando addirittura a fare da fonte di potere per i Visoni durante la fase di piena.
Si parla delle razze andate perdute, e sulle possibili origini extraterrestri dei poteri che hanno portato alla creazione del regno dei Draghi Celesti. Questi sono tutti temi importanti e sulla quale gli appassionati spendono ore a discutere, e teorie su un viaggio dei Mugiwara verso la Luna per quanto riguarda la saga finale continuano ad essere sempre le più gettonate.
Insomma, la Luna ha un potenziale ruolo in tutta questa storia, e ciò possiamo riscontrarlo anche nelle origini dei nomi dati alle varie copie di Vegapunk.
- Il Vegapunk 01, Shaka, è la logica dello scienziato: il suo nome deriva da un personaggio di Saint Seiya ed è associato alla costellazione della Vergine, a un re Zulu ed è il nome originale di Buddha; la Luna è un elemento importante della religione buddista.
- Il Vegapunk 02, Lilith, la cattiveria, è il nome dato a una finta seconda Luna “oscura” della Terra, la quale esistenza fu ipotizzata nel 1918. Il nome viene affibbiato ad una dea dal potere “femminile”, con una conoscenza nascosta ed energia primitiva. Interessante caratteristica che distingue Lilith dagli altri Vegapunk è la sua parlata “arcaica”.
- Il Vegapunk 03, Edison, è il Vegapunk della creatività ed ottiene il suo nome dal noto inventore americano, oltre che dal nome di uno dei crateri lunari.
- Il Vegapunk 04, Pithagoras, è quello della saggezza/conoscenza ed è notabilmente legato al famoso matematico e astronomo greco, oltre ad essere anch’esso il nome di un cratere lunare.
- Il Vegapunk 05, Atlas, è quello della violenza ed appartiene ad un Titano condannato a mantenere sulle sue spalle l’universo per l’eternità con la sua grandissima forza. Il suo nome è stato usato non solo per un cratere lunare, ma anche per una costellazione e un satellite di Saturno.
- Infine, il Vegapunk 06, Yoke o York, è quello del desiderio: nell’antica Mesopotamia, il nome della costellazione di Arturo era “Shudun” (Yoke).
- Abbiamo poi a parte il Vegapunk “Stella”, scritto come “corpo vero/principale”; non è chiaro però se si tratti di un corpo separato dagli altri sei “satelliti”, o se parte di essi.
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