Era un normale mercoledì mattina per la popolazione nella prefettura di Shizuoka in Giappone, e come al solito la gente si apprestava ad effettuare la loro routine quotidiana andando a lavoro, a scuola, iniziando la giornata nel modo più produttivo possibile o alzandosi con svogliatezza dal letto per adempiere ai propri doveri giornalieri.
Tuttavia, una chiamata effettuata da un residente della cittadina di Kakegawa alla polizia della prefettura ha movimentato ben presto la situazione. A quanto pare, la persona che aveva chiamato le autorità avrebbe riferito della presenza di una sospettosa valigia argentata posta all’angolo di una strada nel quartiere di Shimomata, e sembrava che non ci fosse alcuna persona nei paraggi a reclamarne la proprietà.
Inoltre, essa appariva parzialmente nascosta da alcuni cespugli posizionati sul ciglio della strada: la stranezza iniziale della situazione è quindi aumentata, credendo che chiunque l’abbia messa lì abbia cercato di disfarsene o di nasconderla. Tutti questi elementi di sospetto hanno così portato la polizia ad una conclusione: è una bomba. Da qui a poco si è allora generata un’operazione molto seria, volta a rivelare il contenuto della valigetta.
L’allarme bomba che ha “impressionato” il Giappone
Come abbiamo detto, la polizia è voluta intervenire ponendo come possibilità la presenza di una bomba: è stata dunque mandata in campo una squadra di artificieri, il team decisamente più adatto per questioni di questo tipo, e che ha quindi portato la zona ad essere chiusa al traffico per un raggio di circa 300 metri. Nel mentre, una squadra di esperti ha messo su un posto di comando per “diagnosticare” il tipo di minaccia e, all’occasione, disarmarla.
Tuttavia, dopo le varie preparazioni della polizia giapponese, lo studio del circondario e una prima disamina della situazione, la questione si è conclusa in modo alquanto “sorprendente” e con una scoperta non proprio gradevole. Ciò che gli investigatori infatti sono finiti con il trovare non è stato un qualche aggeggio pieno di fili da tagliare, polvere da sparo o altri oggetti pirotecnici; il contenuto della valigia era costituito solamente da un mucchio di giochi per adulti.
Questa situazione aveva portato al blocco del traffico per quasi quattro ore. Per quanto riguarda il movente dietro l’abbandono della valigetta, si pensa a un collegamento con le regole “ferree” sulla spazzatura in Giappone. C’è un sistema di classificazione molto severo da rispettare, dovendo dividere in ogni minima parte un prodotto a seconda della sua composizione, con cestini riservati alla carta, al metallo, alle bottiglie, ai tappi delle stesse, alle batterie e così via, e ognuno deve essere gettato seguendo un calendario preciso.
La spazzatura lasciata nel giorno sbagliato non viene raccolta, ma forse c’era un po’ d’indecisione sulla categoria nella quale far rientrare questi particolari oggetti. Gran parte delle buste per l’immondizia sono trasparenti in Giappone, e mentre il proprietario potrebbe aver avuto dei dubbi sul giorno in cui buttarli, di sicuro non voleva mostrarli “allo scoperto” all’interno delle buste dopo averle lasciate davanti casa.
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