Manca ormai meno di una settimana al lancio di Overwatch 2, il seguito free to play dello sparatutto a squadre che nel 2016 conquistò il mercato e si affermò come uno dei più popolari giochi competitivi di sempre. La seconda iterazione del titolo spera di risolvere alcuni problemi di fondo del primo FPS, ma alcune “feature” annunciate di recente potrebbero cozzare con le aspettative dei nuovi giocatori.
I combattimenti a squadre di Overwatch 2 vedranno la composizione 5v5, una riduzione del numero di giocatori mirata ad aumentare l’impatto che un singolo individuo ha sul match, nonché utile ad accorciare i tempi di coda. Nonostante la riduzione di dimensione delle squadre, la comunicazione via chat vocale rimane un alleato praticamente indispensabile per ogni team che voglia massimizzare le proprie sinergie, e proprio qui Overwatch 2 prende una decisione alquanto controversa.
Per partecipare alla chat vocale occorrerà infatti una verifica tramite SMS, che ha il duplice scopo di scoraggiare la creazione di account secondari e smurf, e ridurre la tossicità per la quale il primo titolo era tristemente noto. La chat verrà infatti registrata dalla Blizzard, in modo da bannare chi si lancia in commenti inappropriati o eccessivamente offensivi, costringendo il penitente ad acquistare una nuova sim per riprendere a giocare.
Overwatch 2 sarà free to play, e si vede
La scelta di rendere il gioco free to play vuole assicurare una playerbase più numerosa, che nei giochi di squadra è sempre un elemento indispensabile al funzionamento corretto dell’esperienza.
Tuttavia i nuovi giocatori non avranno accesso immediato agli eroi classici di Overwatch 1, che andranno sbloccati con la valuta del gioco. Winston, Mercy, Tracer e compagnia, gli iconici protagonisti della serie (se così vogliamo chiamarla), saranno sbloccabili poco a poco, richiedendo un totale di 100 partite circa per ottenere lo schieramento completo.
Gli utenti che avevano già acquistato Overwatch saranno risparmiati da questo inutile e fastidioso grind, a loro basterà infatti collegare l’account utilizzato con il prequel per ottenere il pieno accesso ai personaggi iniziali fin da subito.
Tutte decisioni più o meno giustificate, ma il blocco del roster iniziale dietro pagamento è sicuramente la più benvenuta delle tre. La community accetta di buon grado il cambiamento (che non tocca affatto i giocatori stagionati, lo ricordiamo), proponendo che il nuovo sistema sembra un ottimo modo per dare degli obiettivi immediati ai nuovi giocatori. “Solo altre tre partite, e poi sbloccherò Hanzo”, un meccanismo che spinge a non mollare il gioco davanti alle prime difficoltà.
Altri ancora dicono che si tratta di una misura necessaria, voluta per non sopraffare i nuovi giocatori con una marea di nuove abilità che non sanno contrastare, né usare al meglio. Una specie di tutorial che si innesta nel funzionamento del gioco, piuttosto che in una sezione del menù spesso lasciata a prender polvere da chi pensa di non averne bisogno.
La decisione di bloccare la chat dietro una verifica con sim, invece, genera più di qualche malcontento. Se non si ha intenzione di creare smurf o usare dei cheat non dovrebbe avere nessuna ripercussione, ma c’è sempre una certa reticenza nel dover inserire informazioni personali in un videogioco per accedere a funzionalità essenziali.
La registrazione della chat vocale non è cosa nuova, prima di Overwatch 2 anche Valorant ne aveva fatto uso, ma non per questo i fan l’hanno presa meglio. Con la recente scoperta delle I.A. generatrici di immagini allenate su foto personali dei pazienti di studi medici, i giocatori sono più possessivi che mai con la musicalità della propria voce.
Overwatch 2 uscirà il 4 ottobre 2022 per Xbox, PlayStation, Nintendo Switch e PC (tramite Battle.net).
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