Qualche settimana fa si parlava dell’incredibilmente ambiziosa opera di un artista francese e fan di One Piece, il quale aveva deciso di raggruppare all’interno di un unico, decisamente grande e lungo volume, l’intero manga di Eiichiro Oda. Questa particolare creazione rilasciata dalla compagnia JBE Books conteneva al suo interno tutti i 102 volumi attualmente usciti in Giappone, contando così una raccolta di ben 21,540 pagine.
Il volume era stato ideato per un’edizione super limitata di 50 copie, venendo venduto come un’opera di arte avante-garde dal nome di ONEPIECE (quindi con lo spazio assente tra le due parole). Il creatore, Ilan Manouach, lo descrisse come la “materializzazione di un ecosistema saturato dai media”, e ogni copia costava sui 1900 euro.
Negli scorsi giorni, un rappresentante della casa editrice di One Piece, Shueisha, ha commentato a The Guardian questo particolare oggetto che viene fatto passare come un opera d’arte, affermando come la stampa di questo volume “pezzo unico” non sia stata autorizzata dalla compagnia.
Il volume unico di One Piece che frega il copyright
Un membro di Shueisha, facente parte della sezione internazionale dei diritti, ha affermato come il prodotto non sia ufficiale, e di non aver dato il permesso a coloro che lo hanno realizzato; la compagnia che ha le licenze per la pubblicazione di One Piece in Francia è Glénat, non JBE Books. Tuttavia, secondo JBE Books, non ci sarebbe alcuna violazione di copyright, poiché è fisicamente impossibile leggere il suddetto volume.
Il formato in cui è strutturato il volume è ideato a commentare la pirateria e la cultura degli appassionati online. Secondo il publisher: “La cultura partecipativa online e le nuove possibilità di rete del media hanno intensificato la natura dei fumetti oltre lo scopo dell’esperienza professionale e consolidata con forme nuove e dirompenti di cultura imprenditoriale dei fan. I lettori scansionano, traducono e distribuiscono online le loro serie manga preferite. ONEPIECE è un prodotto di questa catena di produzione digitale ampliata”.
Lo ONEPIECE mira quindi a spostare la comprensione dei fumetti digitali da una valutazione qualitativa delle possibilità formali dei fumetti digitali, ad una rivalutazione quantitativa dei fumetti come “Big Data”. Manouach è noto per la creazione di remix di fumetti influenti. Alcuni progetti, come il suo fumetto Katz, una rielaborazione dell’edizione francese di Maus di Art Spiegelman che ritrae i personaggi come gatti invece che topi, hanno creato anche delle controversie. L’editore ha accusato il libro di violazione del copyright nel 2012 e Manouach ha distrutto le copie su loro richiesta.
