In questi giorni sul web è tornata a farsi strada un particolare dibattito sulle immagini che vengono usate come foto del profilo, specie se esse riguardano ragazze anime o comunque volti femminili. A far tornare in auge questo discorso è stato l’account Twitter SUKANEKI, il quale appartiene a uno dei direttori facenti parte dell’organizzazione non-profit “Virtual Rights”.
Quest’organizzazione ha come obiettivo la promozione della cultura delle YouTubers Virtuali (VTubers), e i diritti degli utenti e dei creatori di contenuti. Il discorso, come possiamo intuire, non riguarda però esattamente questo genere di campo dell’intrattenimento, vertendo invece su una delle vicende che spesso rende perplesse alcune persone sul web, ovvero il vedere utenti maschi che usano delle ragazze anime o personaggi femminili in generale come immagine del proprio account.
Il membro dell’organizzazione ne ha parlato sul suo profilo Twitter, dopo aver scoperto una “proposta” emersa nelle più conosciute reti e gruppi di social network, la quale andrebbe a chiedere che gli uomini smettano di usare questo genere di soggetti come foto personale.
La polemica sulle ragazze anime come immagine di profilo
Le parole di SUKANEKI non sono per nulla favorevoli alla richiesta di queste persone, che vorrebbero secondo lui limitare in modo ulteriore la libertà d’espressione degli utenti.
“C’è già stato del movimento tra gli attivisti della comunità dei “regolatori della parola” volta ad affermare come sia sfruttamento sessuale per gli uomini usare avatar femminili (come nel caso dunque delle ragazze anime nelle foto del profilo), e le autorità competenti già hanno osservato una certa pressione. C’è bisogno di chiarire come non sia sfruttamento sessuale, ma parte della libertà d’espressione. Se non si riesce a comprendere ciò, allora non rimane altro che vergognarsi della propria chiusura mentale”.
“Come è riuscita un’organizzazione senza scopo di lucro composta da individui sconosciuti ad assicurarsi una certa presenza nel settore pubblico in un solo anno e a promuovere davvero l’interesse pubblico del metaverso? Questo tipo di pressione costante è importante. Non possiamo proteggere il nostro posto facendo storie dopo che è sorto un problema”.
“Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile sono stabiliti dalle “Nazioni Unite”, ma ora che ci penso, la regolamentazione dell’espressione ha un’influenza molto grande, ed è dovuta alle raccomandazioni delle Nazioni Unite sul gender. In quanto ONG che lavora sugli SDG, uno status consultivo speciale presso le Nazioni Unite consentirebbe d’intraprendere un’azione efficace”.
Alcuni commenti a questo fatto paventano allora la possibilità che, un giorno, anche il solo usare personaggi femminili nei videogiochi porterebbe a lamentele del genere. Altri utenti invece ritengono che sarebbe impossibile controllare l’utilizzo di ragazze anime o avatar femminili in generale, se non implementando un sistema di sorveglianza “al livello del Partito Comunista Cinese”, spiando le persone e facendo controlli d’identità e scansioni facciali.
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