Nel capitolo 160 di One Piece, c’è stato un evento che ha particolarmente scosso non solo i lettori, ma anche gli stessi personaggi all’interno della popolarissima opera creata da quell’incredibile autore che è Eiichiro Oda. Anche stavolta egli si è superato, riuscendo a creare un capitolo d’incredibile pregio, il quale ha anche portato ad evitare la condivisione di spoiler troppo in anticipo da parte dei leaker.
Esatto, questo capitolo è stato davvero così importante: le informazioni date dalle varie vicende, e le domande emerse sempre dalle stesse, sono davvero importanti per il futuro della storia, e il fatto che Eiichiro Oda inizi a tirarle fuori adesso, rappresenta già un importante momento per il trascorrere dell’ultima Saga di One Piece. L’identità e le intenzioni di Im-sama, entità segreta che governa sopra tutto e tutti, il futuro di Luffy e del suo sogno segreto, e il destino dell’Armata Rivoluzionaria sono solo alcuni degli elementi che si possono analizzare all’interno del capitolo 1060.
Ma un altro elemento rimasto segreto finora, e che in questo capitolo ha raggiunto una rilevanza disarmante, riguarda invece il Regno di Lulusia. La città, affiliata al Governo Mondiale, si trova (o trovava) nella zona a sud-ovest della Base G2 della Marina, ed è apparsa in frangenti senza farsi notare eccessivamente; almeno, sino ad oggi.
One Piece 1060, la verità dietro il Regno di Lulusia
In quest’isola è stato possibile vedere pirati come Barbanera ed Ace: quest’ultimo, inoltre, è stato protagonista di diverse ministorie ambientate a Lulusia, finendo anche con il fare amicizia con una ragazza venditrice di latte e residente del luogo, Moda.
Ace vi giunse mentre si trovava alla ricerca di Barbanera, e sempre qui ci fu anche la comparsa dei Rivoluzionari, i quali aiutarono a sconfiggere i pirati subordinati di Barbanera giunti a creare caos e a conquistare il territorio. Dopo il salto temporale, il regnò finì purtroppo con l’essere venduta ai Nobili Mondiali: un luogo così pacifico si trovò ad essere assoggettato a un re crudele, Seki, portando il popolo in uno stato di totale povertà. Tuttavia, i Rivoluzionari sono riusciti a soccorrere la popolazione, facendo entrare il paese tra quelli protetti dall’Armata.
Lulusia si è trovato ad essere un posto nelle le mire del Governo Mondiale per alcune ragioni; tuttavia, nel capitolo più recente Im-sama pone una decisione molto radicale. Dopo aver intercettato la chiamata di Sabo a Dragon, scoprendo così la posizione del generale Rivoluzionario, i Gorosei hanno fatto in modo di renderlo noto ad Im-sama, il quale ha fatto la sua mossa andando ad annientare l’intera isola e ad obliterarne così la sua stessa esistenza non appena Sabo rivela a Dragon dell’esistenza di qualcuno che occupa il Trono Vuoto.
Nel capitolo possiamo vedere Im-sama mentre tiene in mano una mappa, e dopo aver segnato una croce sull’isola del Regno di Lulusia, questa viene istantaneamente coperta da nuvole oscure, dalle quali vengono fatti cadere numerosi fulmini. Si vede anche un intenso bagliore accecante, dalla quale ne consegue la caduta di un particolare, enorme oggetto sferico, che crolla sull’isola andando così a devastare indelebilmente il Regno e a massacrarne senza pietà gli abitanti. Un genocidio del genere, in One Piece, non si vedeva forse dai tempi di Ohara.
Non è chiaro se ad aver scatenato questa incredibile catastrofe sia stato lo stesso Im-sama, magari sfruttando un potere molto simile alle abilità di Enel, oppure se sia avvenuto grazie alla potentissima Arma Ancestrale Uranus. Dopotutto, di quest’ultima non si sa ancora praticamente nulla: le uniche ipotesi l’hanno sempre vista come una qualche nave volante o presente nel cielo, per via del suo nome associato al dio del cielo nella mitologia Romana, ma molti mettono da parte quest’ipotesi, poiché di Arma Ancestrale con la funzione di nave già ce n’è una.
Tuttavia, se vogliamo davvero seguire questa teoria, c’è la possibilità che effettivamente Im-sama sia in grado di controllare Uranus, seppur solo in alcune occasioni e a certe condizioni, andando così a spiegare come mai non l’abbia utilizzata in altri frangenti, come nel caso della guerra a Marineford dove erano presenti un numero impressionante di “capoccia” della pirateria, tutti eliminabili in un solo momento.
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