One Piece è spesso ricordato per momenti divertenti, vignette iconiche diventate col tempo meme e battute stravaganti dei suoi protagonisti, tuttavia dire che l’opera di Eichiiro Oda sia solo questo sarebbe commettere un gravissimo errore: è, invece, un’opera tanto divertente quanto profondamente drammatica.
All’interno di One Piece vediamo molto spesso personaggi con passati tragici i cui flashback hanno fatto scendere una lacrima a moltissimi fan e che ancora oggi, se ricordati, fanno venire gli occhi lucidi, così come tante morti che hanno cambiato la vita dei nostri protagonisti e che inevitabilmente anche noi lettori portiamo nel cuore e ricordiamo con immensa tristezza.
Se dovessimo contare ogni personaggio che ha perso la vita all’interno dell’opera ci metteremo una vita, perciò oggi vedremo quelle che, secondo noi, sono le morti più tristi e drammatiche mai scritte da Eichiiro Oda in oltre cento volumi.
5. Bellmer
Madre adottiva di Nami e della sorella Nojiko, Bellmer è un personaggio di cui facciamo la conoscenza molto presto e che, sebbene abbia esaurito abbastanza presto il suo ruolo nella trama, è rimasta nel cuore dei fan soprattutto a causa della sua morte, sicuramente una delle più drammatiche della parte introduttiva del manga.
Morta per salvare Nami e Nojiko, il primo e l’ultimo pensiero di Bellmer sono sempre state le due figlie al punto che, se avesse voluto, avrebbe potuto salvarsi lasciando andare le due bambine e pagando solamente la sua quota ad Arlong. La donna, tuttavia, dichiarò che avrebbe preferito morire piuttosto che negare di essere la madre delle due e venne così uccisa, pronunciando un’ultima volta le parole “vi voglio bene” alle bambine.
4. Hiriluk
Quando un uomo muore tentando di realizzare il proprio sogno non si possono non provare pena ma anche un infinito rispetto per lui: questo è esattamente ciò che provoca la morte di Hiriluk, da sempre col desiderio di curare e salvare più persone possibili.
Ad essere triste qui non è solo la morte di Hiriluk in sé, toccante ed estremamente significativa, ma soprattutto la reazione di Chopper che riceverà dal mentore in eredità la missione della sua vita: curare quante più persone possibili.
3. Barbabianca
Più che triste, la morte di Barbabianca è una morte estremamente drammatica: non è fatta per piangere, ma al contrario per guardare con estrema riverenza il tragico sacrificio di un grande uomo che fino alla fine ha deciso di dare la vita per proteggere i suoi ideali e la sua famiglia.
È un momento che risuona ancora oggi nel manga e la grandezza della figura di Barbabianca, che nonostante la morte ancora si ergeva là più in alto di tutti, è ancora scolpita nella storia di One Piece e probabilmente non smetterà mai di suscitare ammirazione e riverenza nel cuore di tutti i giovani che intraprenderanno la strada della pirateria.
2. Nico Olvia
Madre di Nico Robin, esattamente come Bellmer è un personaggio che abbiamo visto per pochissimo tempo ma che nonostante questo è rimasto scolpito nel cuore degli appassionati grazie all’amore che negli ultimi istanti di vita ha dimostrato di provare per la figlia che aveva lasciato per proseguire il proprio lavoro di archeologa.
Anche in questo caso ad essere triste non è solamente la sua morte ma anche e soprattutto gli ultimi momenti in compagnia della figlia Robin, i pianti di quest’ultima che la chiamava e le diceva di essersi impegnata a studiare per poter rimanere con lei e, infine, il sacrificio compiuto per proteggere la storia e il passato del mondo dai tentativi di epurazione del Governo Mondiale.
1. Ace
Al primo posto nella classifica delle morti più drammatiche in tutto One Piece non poteva che esserci una dipartita particolare: stiamo parlando, naturalmente, di quella di Ace. La morte di Ace costituisce non solo uno dei punti più alti mai raggiunti dal manga ma anche lo snodo fondamentale nella storia di Luffy e compagni.
Attraverso la morte del fratello infatti Luffy si rende conto che è debole, che non può continuare a vincere con strategie improvvisate e colpi di fortuna perché la Grand Line è un posto pericoloso e la Marina lo è ancora di più. Ace, morto ma sempre col sorriso per proteggere il proprio fratellino, è ancora oggi l’elemento più importante nella crescita di Luffy come personaggio, come capitano e soprattutto come uomo e che tutti noi portiamo nel cuore.