Nel 2020 J-POP ha portato quello che allora era un volume unico, Fatti forza, Nakamura!, la storia di un giovane liceale omosessuale innamorato di un suo compagno di classe, con il quale non ha quasi mai parlato a causa della sua personalità un po’ introversa e impacciata.
Questo mese la casa editrice ha portato il suo sequel, Fatti (ancora più) forza, Nakamura! uscito in Giappone l’anno scorso dopo ben 4 anni dal prequel. Nonostante inizialmente potrebbe e sembrare un altro volume unico sequel, questo volume è di fatto considerato come un secondo volume a tutti gli effetti (come se il titolo non fosse cambiato).
Un sequel ma anche una re-introduzione
Mi viene difficile parlare di Fatti (ancora più) forza, Nakamura! senza nominare inizialmente il suo prequel, anche per capire meglio di cosa tratta questo sequel.
La storia di questo volume si ambienta poco tempo dopo gli avvenimenti del volume precedente. Nakamura e Hirose sono ora amici, anche se le cose non sono cambiate più di tanto. Anzi Nakamura ha bisogno di essere più attento per poter mettere a segno le mosse giuste e conquistare il ragazzo di cui è innamorato, ma si ritroverà degli ostacoli non indifferenti!
Come nel primo volume abbiamo quasi solo capitoli completamente autoconclusivi, nonostante ci siano alcuni piccoli elementi che ritornano di tanto in tanto. A livello narrativo ci ritroviamo quindi una formula simile a quella del precedente volume, anche se in questo non abbiamo storie cortissime (fatta eccezione per il capitolo speciale) o lunghe, ma capitoli che hanno più o meno la stessa durata.
Questo cambio nella lunghezza non ha assolutamente inciso sulla lettura, che scorre comunque abbastanza bene e che dà abbiamo anche modo di conoscere meglio Hirose e altri comprimari. Nel primo volume avevamo tutte le vicende raccontate dal punto di vista del protagonista, ma stavolta abbiamo alcuni momenti che si concentrano anche sul punto di vista del suo amato, come il sesto capitolo.
La storia non avanza più di tanto, e rispetto al precedente non abbiamo chissà quali evoluzioni nel rapporto tra i due protagonisti. Però abbiamo di vedere un pochino di approfondimento grazie all’apparizioni di rivali in amore, uno dei quali sembra più esagerato del protagonista. Una di essi porta ad una piccola “crisi” che però non si dimostra eccessivamente drammatica e non dura più di tanto.
Amici ma…ancora una lunga strada da percorrere
In questi nuovi capitoli vediamo la vita quotidiana dei protagonisti e di coloro che li circondano, con Nakamura che spesso fa degli errori nel suo provare a conquistare Hirose, errori che a volte gli costano anche la salute. La cosa divertente è che questi errori sono spesso causati da sue errate interpretazioni delle situazioni attorno a lui e dal suo essere ancora un po’ impacciato e inesperto quando si parla d’amicizia e di amore. Non aiuta poi il fatto che come guida utilizza il suo manga boy’s love preferito, Love Bento, che parla dell’amicizia e dell’amore che si viene a creare tra due ragazzi ispirati appunto ai bento. Tutti questi elementi lo rendono il perno principale della commedia della serie, e talvolta lo si vede persino rompere brevemente la quarta parete o fare qualche fantasia un po’ piccante (anche se va detto che non sono fantasia troppo spinte e non si vede assolutamente alcun nudo).
Hirose, al contrario, è un ragazzo molto più solare e socievole e in questo volume lo vediamo affrontare alcune situazioni che ci danno modo di percepire anche come potrebbe evolversi il suo personaggio (specialmente riguardo la sua sessualità e quello che sembra star iniziando a provare per un altro personaggio). Inconsapevolmente i due si trovano già in un triangolo amoroso, in quanto pure il protagonista ha attirato le attenzioni della sua compagna di classe Hifumi Kawamura, una timida ragazza con un grande talento per il disegno e una passione per i boys’ love (che purtroppo in questo volume ha un ruolo prettamente marginale, ancora più che nel prequel).
Tra gli altri personaggi secondari più importanti abbiamo Otogiri, il giovane professore di matematica dei protagonisti che scherza spesso con gli alunni e con i quali si apre, Kaoru Nio, temibile professore di ginnastica, Takeuchi, un amico di Hirose che ha qualche atteggiamento un po’ antipatico, e gli eccentrici Reiko Aokiyama e Arando Tamura, presidenti dei club dell’occulto e del teatro. La prima vuole che Nakamura si unisca a tutti i costi al club (anche se tenta di sacrificarlo a un demonio), mentre il secondo ha grandi ambizioni da regista cinematografico.
I disegni di Syundei sono secondo uno dei punti forti dell’opera per via dei suoi tratti molto dolci, ma che sanno cambiare quando è richiesto. Ad esempio le scene in cui la faccia di Nakamura assume espressioni particolari per le situazioni che si trova di fronte, oppure il design di Tamura, che sembra quasi un personaggio proveniente da un altro manga. Molto carine anche le versioni chibi delle teste dei personaggi visibili sotto la sovraccoperta. L’edizione di J-POP è molto buona, e ho apprezzato particolarmente le due pagine a colori in carta plastificata.
In conclusione Fatti (ancora più) forza, Nakamura! è un buon sequel, forse meno divertente rispetto al volume precedente, rimane comunque una lettura leggera e nella quale forse ci si può anche un po’ ritrovare, visto che in amore capita a tutti di fare errori no? Consiglio la lettura a chi è in cerca di una commedia romantica leggera, e di non approcciarlo aspettandosi un volume “autoconclusivo” come il precedente. Potete trovare il volume qui.