Qualche settimana fa su Spotify è spuntata una canzone particolare, che è passata inizialmente in sordina: stiamo parlando di Vesuvio Erutta, Tutta Napoli è distrutta. Si tratta di un brano tratto da un popolare coro contro la città partenopea e che per l’occasione sembra essere stato musicato sulle note di Freed from Desire, brano del 1996 cantato da Gala.
Dopo diversi giorni, il brano è diventato popolare su Spotify, soprattutto dopo che il coro è stato cantato nuovamente in alcuni stati lo scorso weekend. Per questo motivo, è scoppiata la polemica sui social e tra le testate giornalistiche partenopee per la presenza su Spotify di Vesuvio Erutta
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Il coro contro Napoli su Spotify
Come accennato, il coro è tornato al centro dell’attenzione poiché è stato cantato sulle tribune del Meazza lo scorso sabato, durante il derby Milan-Inter. In seguito a questo evento spiacevole, c’è stara la reazione dello scrittore Maurizio De Giovanni e del senatore Sandro Ruotolo, che hanno voluto lascia una nota congiunta per “chiedere alla società una campagna di prevenzione”:
“Non è cos ‘e niente”. È come se fosse diventata una parola d’ordine negli stadi di mezz’Italia. Anche quando la squadra avversaria non è il Napoli partono i cori razzisti contro napoletani. Non è goliardia, non sono sfottò. […] Non sono sufficienti le multe per discriminazione territoriale. Non sono solo tifosi isolati che quando vengono identificati vanno cacciati a vita dagli stadi. Dobbiamo chiedere alla società di realizzare una campagna di prevenzione
Il tema è molto delicato, ed è (purtroppo) ricorrente nel mondo del calcio: una tifoseria che molto spesso è violenta e razzista, e finisce per rovinare non solo molte partite, ma il calcio stesso. E, come sottolineavano Ruotolo e De Giovanni, non c’è ancora stata una campagna da parte delle istituzioni o comunque un inasprimento delle pene per chi canta cori razzisti negli stadi.
Per l’occasione, questo tema si è esteso anche a Spotify e ad altre piattaforme di streaming musicale, visto che il coro contro Napoli è presente anche su Apple Music. Al momento non c’è ancora stata una replica da parte di Spotify o di altri siti. Di sicuro, sarebbe meglio che certe manifestazioni di razzismo e sfottò restassero fuori dalle piattaforme streaming e dagli stadi.