Ormai siamo alle battute finali di agosto, e questo è stato un mese particolarmente pieno per quanto riguarda One Piece: il film incentrato su Shanks il Rosso e la figlia Uta sta continuando ad avere un successo dopo l’altro al botteghino non solo giapponese, ma anche quello francese, diventando uno dei film più visti in tutto il franchise e scalando man mano le classifiche dei film d’animazione che tanto stanno spopolando di questi tempi.
Abbiamo parlato già ampiamente delle tematiche che vengono trattate nel corso di questa quindicesima pellicola del franchise, e sul nostro sito è anche disponibile un riassunto alquanto esaustivo delle vicende che hanno luogo all’interno del film. Nel caso ve lo siate perso e non abbiate timore di leggere gli spoiler, vi consigliamo di andarvelo a recuperare, magari dopo aver visto prima gli episodi speciali dell’anime rilasciati nelle scorse settimane, poiché danno una buona introduzione agli eventi presentati nel film.
Ad ogni modo, molti fan sono andati a rivedere più e più volte la pellicola al cinema, non riuscendo proprio a smorzare la loro eccitazione derivata da alcune delle gesta più incredibili di Shanks nella storia; tuttavia, questo film non è solo azione e combattimento: ci sono numerosi aspetti tragici che vengono trattati, soprattutto per quanto riguarda Uta.
La reazione del padre di Oda al film One Piece Red
Con il capitolo di One Piece rilasciato questa settimana, su Shonen Jump è stato inserito anche il solito commento di Oda, nel quale va a parlare di come suo padre gli abbia detto di essere andato a vedere One Piece Red; Oda ne riporta quindi una toccante reazione:
“Mio padre 77enne mi ha messaggiato per dirmi di aver pianto guardando [One Piece] Red. Ti ho sottovalutato! Mi capisci!? Grazie!”
Considerando ciò che avviene nella storia di One Piece Red, possiamo capire i motivi che hanno spinto anche un uomo d’età avanzata a provare particolari sentimenti per la storia complicata tra un “padre” e una “figlia” che si vogliono davvero bene, ma che per forza di cose finiscono con il dover affrontare un destino di eterna separazione. Questo forse è uno dei risultati più importanti per Eiichiro Oda, che nel commento sembra esprimere la sua grande sorpresa, trovandosi riconosciuto il proprio operato anche dai suoi stessi genitori.
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