È stato appena rilasciato, sul canale Youtube di Warner Bros. Japan, il trailer ufficiale per la seconda stagione di Record of Ragnarok. Nel trailer vengono mostrati diversi dialoghi tra alcuni personaggi, e ne sono rivelati dei nuovi:
si uniranno Jack Lo Squartatore (Tomozaku Sugita), Hercules (Katsuyuki Konishi), Raiden Tameemon (Subaru Kimura) e Buddha (Yuichi Nakamura).
La seconda stagione di Record of Ragnarok è diretta da Masao Okudo. Il resto dello staff è composto da Kazuyuki Fudeyasu e Masaki Satou come character designer. Anche Yuka Yamada, che aveva precedentemente lavora alla serie Slow Loop, si unirà ai lavori.
La nuova stagione, inoltre, è una co-produzione tra Graphinica e Yumeta Company. L’uscita è prevista su Netflix per il 2023, trovate di seguito il trailer rilasciato.
La trama di Record of Ragnarok
L’anime di Record of Ragnarok deriva dal manga scritto da Shinya Umemura e Takumi Fukui, illustrata da Ajichika. La trama dell’anime è quanto segue:
Ogni 1000 anni, tutti gli dei si riuniscono per decidere il destino dell’umanità. Il fato degli uomini viene messo al voto, il cui risultato concluderà se lasciar vivere o meno la razza umana. La riunione più recente si è conclusa con il desiderio unanime, da parte degli dei, di porre fine a tutto.
Tuttavia, una valchiria anziana, accompagnata da una delle più giovani, interviene scongiurando (per il momento) la decisione. La valchiria, infatti, propone di dare un’ultima opportunità agli uomini e suggerisce una battaglia definitiva: 13 divinità si sfideranno contro 13 umani, in scontri uno contro uno. Gli dei, non appena si rendono conto che in gioco c’è anche il loro orgoglio, decidono di accettare la proposta. Da questo dipenderà il futuro dell’umanità.
Nella storia di Record of Ragnarok diverse figure di spicco (sia con influenza positiva che negativa) della storia umana affrontano varie divinità. Tra i rappresentanti dell’umanità troviamo, ad esempio: Adamo, Nikola Tesla e Rasputin. Tra gli dei, invece, oltre ai classici dei greci troviamo anche divinità della religione e cultura norrena, giapponese, egiziana, ebraica e cristiana.
Curiosità: nell’ottobre 2020, Rajan Zed, il presidente della Universal Society of Hinduism Rajan, ha rilasciato una dichiarazione indirizzata a Coamix, criticando la raffigurazione delle divinità indù nei manga e ha esortato la compagnia “a non banalizzare Lord Shiva e altri dei e dee indù altamente venerati nelle sue pubblicazioni manga”.
Fonte: Anime News Network
