L’animazione tra gli anni Novanta e i primi anni Duemila ha conosciuta una svolta: la computer grafica, che ha iniziato ad affermarsi nel mondo del cinema animato. I Pixar Animation Studios con il primo Toy Story (1996) sono stati i primi a realizzare un lungometraggio animato interamente in CGI.
Ma il film che ha segnato una svolta decisiva fu Shrek, che nel 2001 fu il primo cartone animato in computer grafica a sfondare al botteghino; e non solo, visto che conquistò la prima statuetta della storia come miglior film d’animazione.
Shrek è un orco verde che ama la solitudine e conduce una vita felice e tranquilla nella sua palude. Un giorno, la sua quotidinità viene interrotta da Ciuchino, un simpatico asino parlato, e da altri personaggi delle fiabe, che cercano rifugio nella palude di Shrek: essi sono stati costretti a lasciare le loro terre a causa di Lord Farquaad. A quel punto, il nostro protagonista è costretto a lasciare la sua palude insieme a Ciuchino per incontrare il Lord, per poter parlare con lui della situazione.
Alla fine, in cambio dello sgombero della sua palude, Shrek accetta di salvare la principessa Fiona per Lord Farquaad.
Il film diretto da Abdre Adamson e Vicky Jenson ha segnato una generazione e ha cambiato per sempre il mondo del cinema d’animazione. Oltre al sapiente impiego della CGI, il film è un irriverente parodia della fiabe tradizionali, in particolari dei Classici Disney con protagoniste le Principesse: non solo perchè il protagonista è uno “sgradevole” orco verde, che solitamente è il cattivo delle favole. Ma anche perché, la stessa Fiona è irriverente, forte e che dimostra di sapersela cavare anche da sola.
Con 484 milioni di dollari, era inevitabile che Dreamworks decidesse di produrre un sequel, e così è stato: Shrek 2 (2004) è riuscito a essere un seguito degno del primo capitolo, migliorando anche il comparto grafico.
Con il successo dei primi due capitoli, Dreamworks ha deciso la realizzazione di altri tre film. E al momento ne sono usciti due, ovvero Shrek 3 (2007) e Shrek e vissero felici e contenti (2010): da una parte non sono stati totalmente all’altezza dei primi due capitoli; ma dall’altra, rimangono comunque dei buoni film d’animazione, che nascondono piccole perle che non fanno dimenticare le atmosfere comiche ed emozionanti del primo film.