Apple ha rilasciato, nella giornata di mercoledì, importanti informazioni in merito alla scoperta di alcune vulnerabilità presenti nei suoi dispositivi. La notizia, nonostante sia stata comunicata due giorni fa e rimasta inascoltata da molti, è di grande urgenza.
Le falle scoperte da Apple costituiscono una grossa minaccia per la sicurezza di molti dei suoi dispositivi. Sono coinvolti non solo alcuni modelli di iPhone, ma anche di iPad e alcuni computer Mac. Secondo Apple, attraverso le vulnerabilità scoperte, gli hacker potrebbero addirittura riuscire a prendere pieno controllo dei dispositivi. Il tutto senza che l’utente se ne accorga.
La prima debolezza trovata da Apple, risiede in uno degli strati del sistema operativo dei dispositivi. La seconda debolezza, invece, si trova in WebKit, tecnologia base di Safari.
Quali sono i dispositivi Apple coinvolti
Gli esperti di sicurezza, sin da subito hanno consigliato agli utenti di aggiornare i propri dispositivi Apple. Secondo l’azienda, inoltre, alcuni dispositivi sarebbero già stati violati. Si tratta, dunque, di una minaccia piuttosto concreta e da affrontare alla svelta. Per questo l’azienda si è affrettata a far uscire la versione 15.6.1 per iOs e la 12.5.1 per MacOs Monterrey, nonostante sia praticamente imminente l’uscita dell’aggiornamento iOs16.
Tra i prodotti coinvolti ci sarebbero gli iPhone dal modello iPhone6S in poi, diversi modelli di iPad (tra cui quelli di 5a generazione e alcune delle successive versioni), tutti gli iPad pro e iPad Air 2. Per quanto riguarda i computer, il problema riguarda i Mac che utilizzano MacCos Monterrey. Anche alcuni modelli di iPod sono coinvolti.
I bug rilevati da Apple, permetterebbero di essere oggetto di attacchi senza necessariamente essere vittime dei noti trucchetti utilizzati dai cybercriminali. Con queste vulnerabilità, si è a rischio anche semplicemente navigando su internet, a causa della falla di Safari.
I problemi rilevati da Apple rientrano nella categoria zero-day bug. Si tratta, cioè, di quei problemi per cui è disponibile una soluzione da zero giorni, dunque appena rilevati e da correggere il prima possibile. Se il vostro dispositivo si trova in una delle categorie sopra descritte, assicuratevi di effettuare subito l’aggiornamento.
Fonte: AP