Con 148.3 milioni di followers, Khaby Lame è la star più seguita al mondo su TikTok. Khaby è diventato noto sulla piattaforma nei primi mesi del 2020: durante la quarantena ha iniziato a realizzare video che hanno subito conquistato il pubblico e lo hanno portato in cima a TikTok.
Nato a Dakar (Senegal), la star di TikTok si è trasferito ancora piccolo in Italia, nella città di Chivasso. Cresciuto nel nostro Paese, Khaby Serigne Lame ha ricevuto proprio oggi la cittadinanza italiana, dopo che gli era stata notificata lo scorso 8 giugno con un decreto della Presidenza della Repubblica.
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Khaby Lame cittadino italiano
La cerimonia dove Khaby Lame ha ricevuto la cittadinanza italiana si è tenuta nel Comune di Chivasso, davanti all’Ufficio di Stato Civile. Di seguito la videointervista a Khaby, con il suo giuramento:
La star era visibilmente emozionata per l’onore ricevuto, anche se “si è sempre sentito italiano“. Cresciuto tra le case popolari di Via Togliatti, Khaby quando è diventato così famoso sul web è passato “a un altro mondo” e deve ancora farci l’abitudine con la sua enorme popolarità.
Ricordiamo che la cittadinanza italiana è attualmente disciplinata dalla legge n°91 del 5 febbraio 1992, che stabilisce il principio secondo lo ius sanguini: per cui, si acquisisce la cittadinanza italiana se si nasce o si è adottati da cittadini italiani. Altrimenti, uno straniero può richiedere la cittadinanza se rispetta determinati requisiti e risiede in Italia da almeno 10 anni.
Da tempo si discute per una revisione della legislazione, passando al principio dello Ius Soli o dello Ius Scholae. Ma non se né mai fatto nulla, visto che i progetti di leggi si sono sempre arenati nelle commissioni parlamentari, o sono state oggetto di strumentalizzazioni elettorali.
L’acquisizione della cittadinanza italiana da una parte è sicuramente meno difficile da ottenere rispetto ad altri Paesi; ma d’altro canto, tale diritto rimane ancora un miraggio per decine di migliaia di stranieri residenti da anni nella Penisola.
Speriamo che in futuro le cose cambino, e che tutti i giovani stranieri possano ricevere la cittadinanza italiana più facilmente, anche chi non è “nessuno” per lo Stato italiano.