“Supercomputer M-9000, ho preso il controllo di questo studio televisivo. Sciocchi umani, non sapete commentare una lotta di Pokémon, siete una vergogna. Lasciate che sia io ora a prendere il vostro posto e commentare tutto”.
Ma chi è che ha deciso d’installare un supercomputer in questa stanza? Adesso non possiamo uscire o quello ci catturerà. Se usassimo la mossa psichico di Indeedee, forse potremmo aprirci un’apertura…ma sarebbe troppo rischioso per lei. Mhmmmmmmmmmm.
<<Dee-Indee>>
Mh? Indeedee…vuoi farlo?
<<Dee>>
OK, allora, Indeedee usa psichico.
<<deeeeeeeeeee>>
<<Metaaa->>
Ma, aspetta un attimo, quel supercomputer è un…Metagross (メタグロス Metagross) il Pokémon Ferraro di doppio tipo acciaio/psico. Ma perché stava interpretando un supercomputer?
I Metagross sono una delle specie di Pokémon pseudo leggendari della regione di Hoenn, nonché lo stadio evolutivo finale dei Beldum. Evolvono dai Metang quando essi raggiungono il livello 45, ossia quando due Metang si fondono assieme. Esatto, la loro evoluzione è simile a quella della linea evolutiva di Magnemite.
Grazie al fatto che ogni Metagross è la fusione di due Metang, tutti gli esemplari arrivano ad avere in totale quattro cervelli. Questo li rende una delle specie di mon più intelligenti, tanto che nessuna invenzione umana è ancora riuscita a creare un’invenzione che potesse fare calcoli super complessi come i loro. Durante le battaglie analizzano attentamente i movimenti avversari, e possono addirittura arrivare a predire tutti i loro movimenti.
Posseggono inoltre quattro arti, con i quali attaccano gli avversari con una grande potenza, per poi immobilizzarli e finirli con la loro grande bocca. In tutto il mondo i Metagross sono famosi grazie all’esemplare cromatico posseduto dal campione della regione di Hoenn, Rocco Petri. La loro forza cresce anche con la megaevoluzione, alla quale possono accedere tramite la Metagrossite.
In natura si possono trovare solitamente sulle montagne, dove il loro potere magnetico diventa più potente di quanto non sia già. A volte si trovano anche su luoghi che presentano dei terreni un po’ accidentati. Come le loro pre-evoluzioni, condividono tutte le abilità normali e nascoste con il mon leggendario Regigigas (Corpochiaro e Metalleggero).
Una mega molto accurata
Quando vanno incontro alla mega evoluzione, i Metagross si connettono alle loro pre-evoluzioni, e la loro intelligenza diventa superiore a quella che hanno normalmente. Analizzano con calma la lotta, e sconfiggono gli avversari con molta accuratezza grazie ai loro potenti attacchi di tipo psico. La loro megaevoluzione li rende insomma dei combattenti crudeli e senza alcuno scrupolo. Nei casi in cui la vittoria è i possibile, cercano di tenere stretti i loro avversari con gli artigli per poi autodistruggersi.
A differenza con la loro forma normale, fluttuano costantemente nell’aria, mentre con i loro artigli possono tagliare persino le rocce.
L’aspetto
I Metagross sono mon dall’aspetto robotico, il cui corpo principale (di colore azzurro) svolge sia la funzione di corpo sia la funzione di testa. Al centro della faccia, presentano una grossa X grigia (che diventa dorata quando megaevoluti), con i loro occhi visibili al di sotto dei suoi lati superiori. Gli occhi hanno la sclera e la pupilla nera, oltre che l’iride rossa. Nella parte inferiore è visibile la loro bocca completamente nera, separato dal resto della faccia da quello che sembra un grosso disco. Per tutto il corpo presentano anche delle righe nere.
I loro arti hanno una base rotonda, che poi si estende con una parte più sottile e finiscono con una parte molto più grossa (con protrusioni che si estendono fino a oltre le ginocchia), con tre artigli grigi all’estremità. Con la megaevoluzione, acquisiscono quattro piccole gambe aggiuntive, visibili sul retro della testa.
Dato che fluttuano sempre, nella loro forma megaevoluta gli arti non toccano mai terra, e sono sempre rivolti a quello che sta davanti a loro. La posizione degli artigli cambia, dato che ora si presentano più allineati. Sotto la bocca acquisiscono anche una punta bianca, che potrebbe ricordare un pizzetto. Le estremità della X cambiano: nella parte superiore diventano più sottili e “appuntite”, mentre in quella inferiore diventano più lunghe. Il loro peso, infine, passa dai 550 si 942,9 chili.
Gli esemplari cromatici presentano una colorazione grigia, oltre che la X e gli artigli dorati. Non cambia molto il loro colore quando megaevoluti, anche se la X si presenta blu e la punta sotto la bocca si presenta dorata. Se visti dall’alo, i Metagross sembrano fatti da diversi dischi.
Metagross è ispirato a robot, ai ragni e ai supercomputer, e potrebbe ricordare anche un ufo e l’Antikythera. Il suo nome deriva dall’unione delle parole metal (metallo) e gross (grande) o cross (croce).
Ma perché interpretava un supercomputer, se è più intelligente di essi? Mhm, vabbhe non importa. Quello che importa adesso è che potete trovare il precedente episodio della rubrica qui, se non l’avete ancore letto!