Ci troviamo in un periodo stracolmo di notizie a tema One Piece: le settimane scorse sono state dedicate ai festeggiamenti per il venticinquesimo anniversario dell’opera, e adesso la festa prosegue con l’uscita della quindicesima pellicola del franchise, One Piece Red, dedicata ad uno dei personaggi più amati di tutto One Piece.
Mentre molti saranno probabilmente “saturi” delle varie novità riguardanti la nuova pellicola, nelle scorse ore era stata data la notizia di un arrivo nella data di oggi di una trasmissione televisiva giapponese che ha effettuato una collaborazione con Eiichiro Oda. Essa è stata fatta presso il luogo di lavoro di Eiichiro Oda, ed è stata presentata da Sanma, comico e amico dell’autore.
Il programma “Honma Dekka!?” ha collaborato con One Piece già nel 2019, quando venne rivelata per la prima volta la casa di Eiichiro Oda. Tre anni dopo, in quest’intervista, sono stati discussi vari aspetti circa la vita dell’autore (tra i quali anche, sorprendentemente, la sua vita famigliare), rivelando anche i suoi futuri piani per quando la mastodontica opera di cui è creatore giungerà infine alla tanto attesa conclusione.
La fine di One Piece e il futuro di Eiichiro Oda
In una precedente (e molto recente) intervista fatta insieme a Gosho Aoyama, creatore di Detective Conan, Eiichiro Oda si era lasciato sfuggire qualche parola (forse scherzosa) riguardo i suoi programmi per il futuro, una volta terminato One Piece. Non sembrava intenzionato a creare qualcosa di totalmente nuovo per “sperimentare”, sostenendo come è stato capace di disegnare tutto ciò che desidera all’interno di One Piece.
Stavolta, in questa intervista parla ulteriormente ciò che egli ha intenzione di fare una volta giunti ad un punto di chiusura per una serie che probabilmente potrebbe arrivare a raggiungere anche i 30 anni di longevità. Alla domanda “come immagini la tua vita una volta aver finito di disegnare l’ultimo capitolo di One Piece?”, Eiichiro Oda ha risposto di voler viaggiare ogni giorno. Inoltre, ha anche velatamente accennato ad un senso d’invidia per la ciurma di Cappello di Paglia, dicendo: “mentre i Mugiwara viaggiano di qua e di là, io resto seduto a casa”.
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