Tatsuki Fujimoto è senza ombra di dubbio uno degli autori di maggior fama, successo ed impatto all’interno del panorama fumettistico giapponese degli ultimi anni, con milioni e milioni di lettori in tutto il mondo che hanno col tempo imparato ad apprezzare il suo poliedrico operato.
Le luci della ribalta per Tatsuki Fujimoto sono, come ben saprete, arrivate grazie all’incredibile popolarità di Chainsaw Man, catapultandolo nell’olimpo degli autori nipponici degli ultimi tempi e rendendolo una delle figure di maggior interesse all’interno dell’industria.
Come spesso capita quando si parla di arte e di artisti, è facilmente intuibile quali siano le opere che hanno lasciato il maggior impatto sull’autore di una determinata opera e, di conseguenza, le influenze dalle quali quest’ultimo prende spunto per proporre la propria creazione.
Solitamente, tuttavia, quest’aspetto rimane sempre circoscritto alle considerazioni del pubblico; raramente gli autori e artisti si espongono in prima persona esplicando quali siano i lavori che li abbiano formati maggiormente.
Tatsuki Fujimoto, al contrario, in un’intervista per la rivista giapponese SWITCH, ha scritto un essay di circa 10.000 parole all’interno del quale ha elencato le varie opere (film, serie TV e anime) che hanno maggiormente influenzato la sua persona e la propria crescita artistica.
I film, anime e serie TV preferiti da Tatsuki Fujimoto
Così la rivista SWITCH promuove l’intervista con l’autore di Chainsaw Man:
La sua popolarità si è accesa con “Fire Punch” e ha ottenuto la sua consacrazione con “Chainsaw Man”. Successivamente, “Lookback”, “Goodbye Eri” e “Just Listen to the Song” sono stati rilasciati in successione e la tanto attesa seconda parte di “Chainsaw Man” è stata recentemente serializzata su “Shonen Jump+”. In che direzione andrà Tatsuki Fujimoto nel manga? Ecco pubblicate circa 10.000 parole di “Tatsuki Fujimoto Essay” incentrate su parole chiave come “eroe”, “recitazione” e “protagonista”. L’autore elenca quindi le “opere input”, ovvero i film, anime, manga, ecc. che lo stesso Tatsuki Fujimoto ha dichiarato di aver visto, letto e soprattutto apprezzato.
Essendo fondamentalmente queste 10.000 parole l’insieme di alcune considerazioni di poco conto e dell’elenco stesso di suddette opere, qui sotto potete trovarlo in maniera raggruppata e più facilmente comprensibile.
Escludendo il lato delle serie TV, che risulta essere abbastanza striminzito (a quanto pare non sono il suo medium preferito), possiamo notare come Fujimoto abbia dei gusti parecchio versatili per quanto riguarda i generi all’interno delle opere menzionate; si spazia dall’azione, al thriller, al fantasy, all’horror fino ad arrivare persino allo slice-of-life.
Alcuni di questi prodotti sono in maniera evidentemente alla base delle sue creazioni, mentre altri risultano essere più inaspettati non avendo particolari rimandi all’interno dei propri manga.
Nonostante Fujimoto faccia parte dell’industria fumettistica nipponica da ormai un decennio, è peculiare constatare come sia riuscito comunque (nonostante le fittissime schedule settimanali imposte dalle case editrici giapponesi, Shueisha nello specifico) a usufruire di prodotti di un certo spessore e rilievo usciti nell’arco degli ultimi dieci anni.
Le fondamenta di Tatsuki Fujimoto quindi si basano su un continuo e costante rinnovamento del proprio repertorio, il che non può che essere un fattore positivo per uno dei mangaka più bizzarri e avanguardisti del panorama dei manga.