The Sandman, la serie a fumetti creata dallo scrittore Neil Gaiman sta per essere caricata sulla piattaforma streaming Netflix, dimostrando ancora una volta il suo autentico valore, acquisito nel corso del tempo. Il 5 agosto vedremo finalmente i frutti del duro lavoro fatto dalla produzione, che a quanto pare ha trasposto la complessa opera cartacea sul piccolo schermo, allargando la visione del grande pubblico su una storia unica.
La serie televisiva dovrebbe adattare il primo libro, ovvero Preludi e Notturni (The Sandman: Preludes & Nocturnes) il primi ciclo di storie uscito in volume negli USA nel 1991. Quest’ultimo raccoglie il ciclo di storie “More Than Rubies” e “The Sound of Her Wings“, una storia auto-conclusiva che funge da epilogo a questo enorme prologo.
Proprio così, molto probabilmente ad agosto vedremo solamente la presentazione della storia, visto e considerato che la fortunata serie di Gaiman è fortemente longeva e profonda, e quindi è estremamente essenziale raccontare le basi di un mondo vasto e sfaccettato capace di raccogliere tutto quello che concerne il mondo del “fantastico”.
Il talento dello scrittore inglese è indiscusso e proprio cone The Sandman è possibile anche sdoganare quello che ancora oggi si dice sul fumetto, ovvero “che è roba per ragazzini”. La vastità e la profondità di Gaiman in questa saga è davvero eccezionale e come se non bastasse contiene tutta la sua poetica raffinata, che poi nel corso del tempo, lo rende anche un meraviglioso esercizio di stile capace di stuzzicare fortemente gli autori futuri.
Sandman: l’amore di Netflix verso la “Favola Nera” di Neil Gaiman!
Soffermandoci solamente sul primo ciclo di storie di certo possiamo dirvi che ancora oggi ci troviamo di fronte ad un Worldbuilding massiccio e senza sbavature, con tutti i tasselli che combaciano e che aprono a numerose strade e interpretazioni, tramite digressioni filosofiche e semantiche, come solito dell’autore.
La mitologia e le varie leggende inerenti agli dei, alle fate, all’infermo, il paradiso e via discorrendo sono una parte fondamentale del mondo costruito in The Sandman, che senza ombra di dubbio si conferma uno step importante per la narrazione sequenziale, proprio come quel colosso che fu Watchmen.
Le varie riflessioni sulla vita, l’esistenza, la solitudine e la condanna nell’essere immortale sono la colonna portante di questa storia, che si pone sostanzialmente come una Favola Nera, dove la dolcezza e la delicatezza dell’essere umano si contrappone spesso alle sue paure, al suo timore dell’ignoto, che dopo millenni è sempre lì ad attendere qualsiasi individuo.
La beltà e l’innocenza dei racconti per bambini vengono rielaborati inserendo dallo stesso Gaiman tutte le consapevolezze sulla razza umana, mescolando il tutto in un mix contenente qualsiasi riferimento del “fantastico antico e contemporaneo” nel mondo della scrittura e non. Il lavoro svolto per quanto riguarda la costruzione di uno dei protagonisti, ovvero Sogno, è qualcosa di straordinario ancora oggi.
Sostanzialmente un essere senza tempo, immortale, capace di comprendere qualunque cosa riesce ad entrare vivamente nel nostro subconscio, esplorando la nostra mente lentamente, durante la lettura della sua vita da parte del lettore appunto. Quello che ci troviamo di fronte durante la prima parte della storia ha dell’assurdo e mai niente è come sembra: tutto è in disordine, ma con ordine.
La narrazione volutamente caotica è da brividi per quanto è chiara e impostata alla perfezione. Quest’ultima seguendo sempre un filo logico (anche se non sembra ndr) rimane sempre in cosante crescita, alimentando il senso di inadeguatezza alle varie vignette intorno allo spettatore, che curioso ed impaurito allo stesso tempo vuole scavare in quell’abisso infinito, fatto e materializzato in chissà quali nefandezze e avversità.
La paura dell’ignoto cresce nel pubblico, ed anche se quest’ultima è percepita il viaggio si fa sempre più interessante, anche se violento, anche se disgustoso. La discesa verso l’inferno comincia fin da subito e l’orripilante anima dei personaggi si accende fin da subito, mostrando tutto il dolce lerciume di questo racconto oscuro e magnifico, che lascia dietro di sé sempre e comunque delle briciole di speranza e delicatezza, mescolate in una melma fatta di dissensi, orrore, paure e molto altro.
The Sandman è tutto questo: un dolce, amaro e disgustoso viaggio nell’anima del mondo, quello Ultraterreno e non, e Preludi e Notturni è un grande esempio di come si dovrebbe introdurre un lettore/fruitore ad un mondo creato appositamente per lui, dove quest’ultimo può perdersi ed anche ritrovarsi. Un dipinto macabro e tremendamente vero sulla concezioni umana e le sue paure, che ancora oggi non sono state ancora superate.