La scorsa volta non è andata come sperato, quindi riproviamoci…stavolta devo stare attento e vedere esattamente quando inizia lo scontro e rivoltare tutta la mia carriera come un calzino! Ahahahah, rivoltare come un calzino, forse non è un detto che si incastra bene con la situazione attuale.
Questo mi ricorda che c’è un Pokémon che praticamente si rivolta come un calzino in battaglia, ossia Malamar (カラマネロ Calamanero), il Pokémon Giravolta di doppio tipo psico/buio. Una sensazione davvero curiosa dover girare la propria pokéball per fare in mondo che un Inkay diventi un Malamar, ah no era il 3DS….ma il 3DS nel mondo Pokémon non ha i giochi Pokémon!
Un metodo un po’ scomodo per evolversi, se ci provassi io finirei per sbagliare e fare delle capriole continue! E…non è l’ideale pensare a queste cose ora, devo stare concentrato!!
<<Inizia l’incontro!>>
I Malamar sono lo stadio evolutivo finale di Inkay, in quali evolvono in essi quando salgono al livello 30 e fanno una giravolta. In realtà mi tocca purtroppo spezzare la quarta parete e dire che il metodo evolutivo è molto più particolare, in quanto va letteralmente capovolta la console di gioco nell’esatto momento in cui un Inkay sale al livello 30. Si tratta di uno dei metodi evolutivi più geniali ideati i quel di Game Freak, nonostante ora sia un po’ scomodo se uno gioca i giochi alla TV invece che in portatile, ma vabbè pazienza. Cavolo, non volevo ritrovarmi a rompere la quarta parete, fate finta che non sia successo!
Loro posseggono un elevato potere psichico, e secondo alcuni ricercatori si tratta del potere psichico più potente di ogni Pokèmon di quel tipo. Non si sa però se si intenda solo mon non leggendari o leggendari compresi. Quel che è certo è che loro usano questi poteri per ipnotizzare persone e altri mon per fargli fare quello che comandano. La cosa peggiore è che spesso alcuni allenatori sfruttano i poteri dei Malamar per controllare gli altri a bacchetta.
Nella storia alcuni Malamar hanno avuto dei ruoli importantissimi, tanto che sono stati protagonisti di eventi che hanno letteralmente cambiato la storia del mondo. Negli anni recenti alcuni Malamar hanno tentato di conquistare il mondo tramite dei marchingegni che ne avrebbero modificato la struttura e l’ambiente. Fortunatamente alcuni eroi hanno fermato quei Malamar, che poi sono letteralmente spariti dalla circolazione…chissà dove saranno finiti? Beh, meglio che non tornino!
In natura sono degli abili cacciatori, attirano le prede con le loro parti luminescenti del corpo per poi catturarle nei loro tentacoli. La preda viene poi sciolta dai loto fluidi gastrici. Fino a qualche anno fa la loro mossa peculiare era Sottosopra, con la quale rendevano i cambiamenti nelle statistiche degli avversari l’opposto di quello che erano. Asiseme ai Bruxish, hanno un valore di catch rate attorno all’80.
L’aspetto
Dalla testa dei Malamar partono diversi tentacoli ondulati, che presentano una pelle blu all’esterno e azzurra all’interno. I loro occhi sono rotondi, ma non sempre sono completamente aperti. Nonostante questo dalla piccola parte che si riesce a vedere si può notare la sclera e la pupilla nere e l’iride gialla. Le palpebre sono invece violette. Il loro muso, simile a un becco, è invece rosa scuro.
Dalla base della testa in giù parte il loro corpo principale, con due tentacoli che fanno da braccia (viola all’esterno e rosa scuro all’interno) e che terminano con delle pinne bianche affilate. Il loro corpo principale è ricoperto interamente da una membrana trasparente e presenta la pelle color viola scuro. Per il corpo presentano dodici macchie gialle rotonde (metà sulla pancia e metà sulla schiena) e una macchia gialla lunga, che possono illuminarsi. Presentano anche due pinne bianche che sono essenzialmente dei piedi. Gli esemplari cromatici presentano in generale un colorito più giallognolo (la testa e i tentacoli sono ocra e gialli, mentre il resto del corpo mantiene i colori soliti ma con una patina gialla sopra, mentre i tentacoli che fanno da braccia presentano l’interno rosso).
Malamar è ispirato ai calamari, in particolare al calamaro vampiro, e agli extraterrestri antagonisti presenti in alcune serie e film tokusatsu. A crearlo è stato l’artista Hitoshi Ariga, che in alcune intervista ha dichiarato che l’idea di metterlo sottosopra gli è venuta perché spesso i calamari sono ritratti così nei libri illustrati. Secondo alcuni avrebbe alcuni tratti derivanti dai gufi.
Il suo nome inglese potrebbe derivare dall’unione delle parole mal (cattivo in latino), μαλάκιο malákio (mollusco in greco), calamari e mare, mentre il suo nome giapponese potrebbe derivare dall’unione delle parole 絡ます karamasu (intrappolare), calamari, 魔 ma (demone), nero o nero di seppia.
Nooo non posso essermi perso nuovamente una lottaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa! Maledizione! Voi invece, non perdetevi i vari episodi della rubrica, se non avete ancora letto il precedente, lo trovate qui!