Uno dei progetti più attesi della Star Wars videoludica potrebbe non vedere mai più la luce. È ciò che emerge dall’ultimo report di Jason Schreier su Bloomberg in merito a KOTOR Remake, rifacimento del classico rpg di casa Bioware, uscito originariamente nel lontano 2003.
I motivi di questo stop repentino sarebbero da ricercarsi nella travagliata storia recente della sua casa di sviluppo, Aspyr Media. La societa, controllata da Saber Interactive sotto il cappello della stessa Embracer Group che ha recentemente acquisito l’intera divisione occidentale di Square-Enix, non navigherebbe in acque troppo tranquille.
Kotor Remake e i licenziamenti in Aspyr Media
Lo sviluppatore americano con sede a Austin, TX e con alle spalle una lunga sequela di Remastered in ambito Star Wars, sembra essere parecchio in difficoltà nella gestione del suo primo titolo AAA. Questo sarebbe dimostrato dal licenziamento in tronco di due delle figure chiave del progetto nel giro dell’ultimo mese: l’Art Director Jason Minor e il Design Director Brad Prince.
Secondo ciò che trapela dai dipendenti, Aspyr avrebbe ufficialmente messo lo sviluppo in pausa. Uno stop forzato che non ha limiti temporali ben definiti e che rimanda il tutto a data da destinarsi. Si sarebbe però trattato del più classico dei fulmini a ciel sereno.
Fonti interne, infatti, svelano che una demo del progetto sia stata presentata a Lucasfilm Games e Sony – che ne detiene l’esclusiva console – solo lo scorso 30 giugno, racimolando pareri entusiasti sulla direzione intrapresa nei precedenti tre anni di sviluppo. I licenziamenti citati sarebbero avvenuti appena la settimana successiva all’evento, risultando in un clamoroso e brusco dietrofront.
L’uscita di Kotor Remake e gli scenari futuri
Cosa succederà a KOTOR Remake e quando potremo ipotizzarne una data d’uscita è ora avvolto dal mistero. Lo scorso maggio, Embracer Group ha annunciato che Saber avrebbe preso parte allo sviluppo per dare manforte ad Aspyr.
Alcuni credono che sarà proprio Saber Interactive, che tende ad affidarsi completamente al lavoro in outsourcing, a farsi totalmente carico del progetto e portarlo a compimento. Nessuno però, al momento, è in grado di azzardare risultati e tempistiche dell’operazione.