Recentemente Eiichiro Oda e Gosho Aoyama, gli autori di due dei franchise più conosciuti al mondo (rispettivamente One Piece e Detective Conan) si sono prestati per effettuare un’intervista congiunta in occasione dell’imminente ritorno dei capitoli di One Piece (e dei suoi 25 anni), dopo che l’opera si è trovata in una pausa dilungatasi circa per un mese.
Quest’intervista va a toccare numerosi temi interessanti, dalla visione che i due autori hanno per i rispettivi protagonisti, passando poi al tema del “romanticismo sì, romanticismo no” che spesso fa discutere i fan delle serie presenti all’interno di riviste indirizzati ad un pubblico giovane. Ci sono stati così un bel po’ di spunti sui quali i due autori hanno potuto discutere, ma tra i tanti uno cruciale è quello che ha riguardato gli effetti dati dalla creazione dei due manga sulla loro salute.
Mentre Gosho Aoyama adesso si trova ad avere quasi sessant’anni, Eiichiro Oda non può più considerarsi uno spigliato giovane disegnatore (essendo ormai prossimo ai 50 anni). Mentre l’autore di One Piece ha parlato della battaglia tra Luffy e Kaido nell’intervista, egli ha anche voluto evidenziare come secondo lui “più si invecchia è più diventa stancante disegnare scene di combattimento”, andando così a parlare in seguito dei problemi causati dal suo stile di vita.
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Lo stato di salute di Eiichiro Oda mentre lavora a One Piece
La questione è stata tirata in ballo da Eiichiro Oda dopo aver parlato di cos’è che lo ha ispirato nel realizzare la nuova e decisamente buffa forma di Luffy nei capitoli più recenti. A quanto pare, è stato molto difficile per lui disegnare le varie scene di combattimento in modo da poter illustrare la differenza di comportamento tra Luffy e Kaido, e nonostante adesso egli pensi di essere riuscito a convenire ciò che voleva mostrare, Oda sente comunque che più diventa vecchio, più è difficile e stancante disegnare dei combattimenti.
Per contro Gosho Aoyama non prova lo stesso sentimento, poiché in Detective Conan non appaiono così tante scene d’azione e combattimento, e per questo afferma che quando gli capita di disegnarle, lo fa con entusiasmo (nonostante siano momenti che finiscono piuttosto velocemente). In seguito, l’autore di One Piece ha anche parlato dei suoi problemi di peso, rivelando di aver iniziato ad ingrassare non appena iniziata la serializzazione del suo manga. Per controllare ciò, solitamente non mangiava per circa due o tre giorni.
“Quando si parla di mangaka, ci sono quelli che perdono peso e quelli che lo prendono. Dall’inizio della serializzazione, ho cominciato ad ingrassare. Era normale per me non mangiare per 2-3 giorni, e non avevo neanche il tempo di mangiare perché quando lo facevo mi sentivo stanco. Ecco perché di solito non mangio tanto quanto gli altri, in caso contrario potrei mangiare troppo. Il corpo inizia a sentirsi debole e minacciato, ed assorbe ogni cosa che ingerisci.”
Nell’intervista Eiichiro Oda mostra anche la sua frustrazione nel non essere capace di gestire il suo peso, confessando anche come non gli piaccia parlare di queste tematiche. L’essere fuori forma è stato anche il motivo per cui Oda ha dovuto abbandonare il calcio (lui faceva parte di un club dedicato ad esso).