Eiichiro Oda e Gosho Aoyama sono stati recentemente protagonisti di un evento storico: i due mangaka hanno infatti partecipato ad un’intervista, pubblicata divisa in due parti rispettivamente presenti sul Weekly Shonen Jump in uscita oggi e sul Weekly Shonen Sunday in uscita il 27 Luglio, in cui hanno risposto a diverse curiosità riguardo One Piece e Detective Conan e dialogato sulla loro decennale esperienza di autori.
L’intervista, già interamente tradotta da dei fan online, contiene numerose chicche per i fan delle opere: Eiichiro Oda, ad esempio, ha rivelato la bizzarra fonte di ispirazione per la creazione del Gear 5 di Luffy, mentre Gosho Aoyama si è lasciato sfuggire che ha già pronti gli storyboard per il finale di Detective Conan da oltre cinque anni.
Una delle parti più interessanti dell’intervista però non riguarda le anticipazioni sui rispettivi manga, bensì il coinvolgimento dei due autori nei film dei rispettivi franchise: Aoyama non si è scomposto più di tanto e ha confermato il suo coinvolgimento nei film, Eiichiro Oda invece ha rilasciato dichiarazioni più interessanti spiegando anche il motivo per cui nell’ultimo decennio l’uscita dei film dedicati a One Piece è stata sempre più dilazionata nel tempo.
I film dedicati a One Piece e il coinvolgimento di Eiichiro Oda
Ad oggi One Piece conta 13 film divisi in 25 anni di serializzazione del manga, tuttavia il primo film effettivamente scritto e supervisionato da Eiichiro Oda è il decimo (One Piece: Strong World), uscito nel 2009. L’undicesimo film non ha visto il coinvolgimento di Oda, che è invece tornato a supervisionare i lavori a partire da Z. Da lì in poi le pellicole sono uscite non ogni anno, come le precedenti, ma con a circa tre anni l’una dall’altra.
Oda ha svelato che il motivo per cui i film dedicati a One Piece escono così dilazionati nel tempo è proprio perché lui preferisce concentrarsi sulla storia effettiva del manga piuttosto che dover pensare parallelamente anche al film:
“In Detective Conan si fa un film all’anno, no? Mi chiedo se ciò funzioni così bene perché le storie nel manga sono così sconnesse, mentre nel mio caso tutti i capitoli sono connessi fra loro. Devo pensare continuamente alla storia nella serializzazione settimanale, quindi non riesco a pensare ad altre storie. Penso che il nostro cervello funzioni in modo diverso.”
Aoyama ha poi chiesto se le idee dietro i film fossero tutte di Oda:
“Solitamente lascio che siano gli sceneggiatori a trovare le idee fondamentali e io controllo solo gli storyboard e sistemo ciò che ha bisogno di essere sistemato. I film appartengono ai registi quindi è qualcosa che non dovrei fare, ma penso che se non lo facessi non potrei prendermi la responsabilità degli adattamenti cinematografici.”
Eiichiro Oda, dunque, cerca di lasciare ai registi la libertà di gestire le idee e ricontrolla solo gli storyboard e gli script in generale. Il suo coinvolgimento con le pellicole cinematografiche di One Piece è decisamente minore rispetto a quello di Gosho Aoyama coi film di Detective Conan perché, continua l’autore, “se mi mettessi troppo di impegno coi film non potrei andare avanti col fumetto.” Nonostante ciò è consapevole della necessità dei film per guadagnare nuovi fan, quindi cerca di lavorare per far uscire un film almeno ogni tre anni.
L’autore di One Piece ha poi concluso dichiarando di essere coinvolto nelle operazioni pubblicitarie del film, nella creazione dei booklet distribuiti al cinema e supervisiona anche il design dei poster. Insomma, si tratta di un profondo coinvolgimento dall’inizio dei lavori fino dall’uscita dei film nelle sale.
Fonte: Twitter