L’intervista congiunta fra Gosho Aoyama ed Eiichiro Oda era un evento che i fan di Detective Conan e One Piece attendevano con molta ansia e curiosità: i due autori di sono incontrati per la prima volta per rispondere a delle domande e dialogare sulle rispettive serie e ne hanno approfittato per rivelare qualche curiosità piuttosto interessante.
Eiichiro Oda, ad esempio, ha rivelato la sorprendente ispirazione che lo ha portato a creare il Gear 5 di Luffy, mentre nella seconda parte dell’intervista, in uscita ufficialmente il 27 Luglio su Weekly Shonen Sunday, Gosho Aoyama ha rivelato un paio di interessanti novità sul futuro di Detective Conan.
Alla domanda in merito a quanti anni manchino al finale del manga il Maestro Aoyama non ha risposto, tuttavia ha svelato di avere già pronta la bozza del capitolo finale di Detective Conan.
Gosho Aoyama, dunque, sa perfettamente dove stiamo andando a parare col manga e ha un’idea molto chiara del finale che ha intenzione di creare per l’opera, anche se non sappiamo entro quanti anni ci arriveremo.
Il dialogo fra i due autori a riguardo è stato il seguente:
Oda: “Hai mai pensato fra te e te “okay, è il momento di concludere Detective Conan”?”
Aoyama: “Che resti fra noi, ma ho già disegnato l’ultimo capitolo.”
Oda: “C–Cosa?”
Aoyama: “Forse non avrei dovuto dirlo? Non voglio che qualcuno venga a rubarlo (lol). Come dicevo prima, una volta sono stato in ospedale per un po’. Mi sono messo a pensare che le persone possono morire senza preavviso, così ho pensato, perché non disegnarlo? Credo fosse circa cinque anni fa. Quindi ho pensato che disegnare gli storyboard non fosse un problema.”
Gli storyboard del capitolo finale di Detective Conan, dunque, sono già pronti da circa cinque anni, anche se a differenza di One Piece non abbiamo ancora un periodo di tempo indicativo su quanto ci metteremo ad arrivare al finale dell’opera.
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Gosho Aoyama ha inoltre rivelato che in futuro gli piacerebbe scrivere un caso con Tsutomu Akai, padre di Shuichi Akai, e prendere in esame come Rum ha perso l’occhio.
Fonte: Twitter
