E’ passato quasi un anno dall’arrivo nelle sale di tutto il mondo di 007 – No Time To Die, parabola conclusiva del James Bond portato in scena da Daniel Craig per quasi 16 anni. La pellicola, ha segnato l’esordio sul grande schermo di una vera e propria novità per quanto riguarda l’agente segreto al servizio della regina.
Bond, ormai “in pensione” e stabilitosi in Jamaica, è costretto a ritornare alla vita da spia dopo ben 5 anni. Questo lo porterà a scontrarsi, non solo con gli alti vertici dell’MI6, ma soprattutto con l’agente che ha acquisito il nome di 007.
Per la prima volta nella storia di James Bond ad ottenere il celebre identificativo è una donna. Nel film, la “sostituta” di 007 è una giovane spia, Nomi interpretata dalla bravissima Lashana Lynch.
Alle origini di una diatriba complicata
Questo “cambio di genere” in un primo momento non è stato recepito in maniera positiva dal pubblico. La preoccupazione, infatti, era quella di andare incontro a qualcosa che potesse snaturare il personaggio e la sua storia facendolo interpretare ad una donna.
La realtà è che, come viene più volte ripetuto nel film “007 è solo un numero” e vedere qualcun altro vestire quei panni era diventato quasi un passaggio obbligato per portare a termine, al meglio, la storia del James Bond di Daniel Craig.
Barbara Broccoli, produttrice storica del franchise, ha più volte rassicurato i fan dell’ impossibilità di vedere, in futuro film di James Bond con protagonista una versione femminile del personaggio.
Una decisione di questo tipo, sempre secondo la producer, porterebbe a snaturare gli intenti originali di Ian Fleming, autore della celebre serie letteraria.
Ana de Armas: “Non c’è bisogno di una Bond donna”
Negli ultimi mesi si sono accavallati nomi di possibili attori che potrebbero prendere l’eredità di Craig. Sul tema si è esposta anche Ana De Armas che in No Time to Die ha vestito i panni di Paloma, una giovane, inesperta ma tenace agente della CIA che aiuta Bond nel corso del film.
In un’ intervista rilasciata al The Sun la De Armas ha dichiarato come “Non c’è bisogno di una Bond donna. No dovrebbe esserci alcun bisogno di rubare il personaggio di qualcun altro, per prendere il controllo. Questo è un romanzo e porta a questo mondo di James Bond e a questa fantasia di quell’universo di cui fa parte”.
Secondo lei, infatti, sarebbe molto più interessante lavorare sulla costruzione dei personaggi femminili nel mondo di 007, in modo da renderli più incisivi e capaci di essere apprezzati anche da un punto di vista differente.
Ana De Armas si sta molto dedicando al cinema action negli ultimi tempi, grazie alla sua partecipazione a The Gray Man, pellicola dei Fratelli Russo in uscita su Netflix e Ballerina il nuovo spin off di John Wick attualmente in produzione.