Nel 1933, King Kong è stato una pietra miliare nella storia del cinema, non solo per il suo valore storico e per la scena sull’Empire State Building citata ovunque, ma perché ha rappresentato la prima apparizione di un kaiju sul grande schermo. 22 anni dopo, nei cinema giapponesi debuttò Godzilla, il secondo kaiju. Non passò molto, e i due “mostri” sacri del cinema si scontrarono per la prima volta in Il trionfo di King Kong (1962, noto all’estero come King Kong vs. Godzilla).
E così, dopo diversi anni, la storia si è ripetuta: nel 2021 per la regia di Adam Wingard è arrivato nei cinema Godzilla vs Kong, momento culminante del MonsterVerse, inaugurato da Warner Bros. e Legendary Pictures con l’ottimo Godzilla (2014) di Gareth Edwards.
Sono passati cinque anni dagli eventi di “Godzilla II: King of the Monsters”, Kong si trova in un habitat protetto e sotto controllo della Monarch, l’organizzazione che si occupa dei kaiju. Ma Godzilla improvvisamente inizia a mostrarsi ostile e non solo attacca una sede della Apex Cibernetica a Pensacola, ma anche la flotta della marina americana che sta trasferendo Kong, per intraprendere un viaggio al “centro della Terra”
Godzilla vs Kong è stato uno dei film più attesi per il 2021, soprattutto dopo che il Covid19 aveva portato a diversi rinvii di questa pellicola. Il prodotto finale è decisamente notevole per il suo comparto tecnico e per la lotta colossale tra i due kaiju, offrendo una certa “varietà” a un cinema blockbuster “dominato dai supereroi”.