Dopo le meravigliose immagini ottenute dal telescopio James Webb e rilasciate lo scorso martedì 12 luglio, il team di ricerca della NASA ci ha omaggiato dei primi scatti fatti proprio nel nostro Sistema Solare. Le foto, stavolta, vedono come protagonista il nostro gigante gassoso: Giove.
Il telescopio da 10 miliardi di dollari ci dimostra ancora una volta, con queste foto, tutta la sua potenza e abilità. La sua tecnologia è in grado di osservare nel dettaglio un enorme range di oggetti: dalle galassie visibili più lontane fino ai pianeti “del nostro cortile cosmico, visibili anche a occhio nudo dal nostro vero e proprio cortile”, come dice lo scienziato Bryan Holler, membro del team che si è occupato delle osservazioni di Giove per il progetto Webb.
Giove è stato parte fondamentale della ricerca e dello studio dietro al telescopio: il gigante gassoso è stato infatti utilizzato per testare la strumentazione del dispositivo. Le foto scattate da Webb mostrano diversi dettagli del pianeta e, poiché risalgono al processo di calibrazione del telescopio, sono in realtà addirittura precedenti a quelle rilasciate il 12 luglio.
Cosa vediamo di Giove grazie al telescopio James Webb
Le foto, molto dettagliate, catturano le bande nuvolose del pianeta, la sua famosa Grande Macchia Rossa e anche alcuni dei suoi fiochi anelli. Sono visibili molte delle sue lune tra cui anche Europa, la particolare luna ghiacciata di Giove. Oltre al pianeta, il telescopio è riuscito a catturare anche alcuni asteroidi in movimento.
Il colore delle foto, stavolta, è più simile alle tonalità seppia ed è piuttosto diverso da quello che abbiamo visto nelle immagini rilasciate negli scorsi giorni e che ci hanno lasciato a bocca aperta. Ciò, però, è dovuto semplicemente al fatto che esse sono state processate in modo diverso, per enfatizzare specifici dettagli.
Il test condotto su Giove dimostra l‘entità del dettaglio ottenibile dal telescopio, anche su oggetti molto luminosi o in movimento vicino alla terra. Tutto ciò grazie ai sensori del dispositivo che gli permettono di puntare, tenere e tracciare con precisione.
Il telescopio è stato progettato per sbirciare nelle profondità del passato dell’universo, in modo tale da permettere lo studio delle prime stelle e galassie mai formate. Lo strumento verrà utilizzato dagli astronomi per indagare sugli oggetti e i fenomeni cosmici, tra cui proprio quelli del nostro sistema solare. Quello di Giove è solo un assaggio di ciò che ci aspetta da qui in poi.
Fonte: Mashable