Capita molto spesso di leggere notizie divertenti e anche piuttosto meme riguardo gli hentai, come la storia dell’hentai diventato famoso in Giappone per aver guadagnato oltre 40 mila dollari in tre giorni, oppure le vicende dell’autrice diventata virale perché usa il proprio corpo come ispirazione per creare i personaggi protagonisti delle sue opere. La storia di oggi, però, ha ben poco di divertente e dovrebbe invece far riflettere non poco.
Uno studente dell’Istituto delle Arti del Kansas, negli Stati Uniti, è stato infatti espulso dall’università per aver retweettato sul proprio profilo Twitter delle fanart hentai che mostrano nudità e atti ritenuti osceni dal comitato dell’istituto.
Ash Mikkelsen, questo il nome dello studente, si è difeso dichiarando di non aver taggato nessuno dell’università nei propri post né tantomeno di aver inviato ad alcuno materiale hentai, condiviso peraltro sul proprio profilo privato, tuttavia la decisione dell’istituto è stata irrevocabile e lo studente è stato espulso senza possibilità di appello con l’accusa di aver violato il Codice di Condotta degli Studenti.
Lo studente, che ha inoltre servito nei Marines, ha così commentato la decisione dell’istituto:
“Questa esperienza mi ha lasciato molto arrabbiato, ma soprattutto deluso. Sto combattendo per dimostrare che non è accettabile punire uno studente per ciò che dice o fa, anche se all’amministrazione non piace.“
Ash si è inoltre difeso sostenendo che i suoi retweet non violano in alcun modo il Codice di Condotta e non rientrano neppure nelle molestie sessuali, ulteriore accusa avanzata dall’istituto delle Arti del Kansas per giustificare l’espulsione:
“Come veterano e come Americano, voglio proteggere i miei diritti perché sono qualcosa per cui i miei amici hanno combattuto e per cui sono morti. Perciò il fatto che l’Istituto delle Arti del Kansas li minacci così facilmente mi fa preoccupare per il futuro di altri artisti come me.“
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Della vicenda si parlerà sicuramente ancora nelle prossime settimane visto lo scalpore che la decisione dell’istituto ha suscitato, perciò vedremo come andrà a finire per Ash. Resta da dire, comunque, che espellere qualcuno da un istituto per la condivisione di materiale non dannoso sul proprio profilo privato sembra una decisione decisamente ingiusta.
Fonte: The Fire