In seguito al tentativo di Elon Musk di annullare l’accordo per l’acquisizione di Twitter, in questi giorni si è potuti assistere a un grottesco scambio d’insulti tra l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il CEO di Tesla.
Infatti, Trump non ha evidentemente preso bene il ripensamento avuto in questi giorni da Musk, che aveva promesso di reinserire l’ex presidente sul social una volta acquisito: ora che questa prospettiva sembra persa, Trump ha voluto rendere chiaro il suo disappunto nei confronti del famoso miliardario. Nonostante i due sembrassero quasi amiconi qualche tempo fa, adesso sicuramente non scorre più buon sangue. Tra i due sta andando avanti una lotta a suon di post su Twitter e su Truth Social (la piattaforma di Donald Trump) dai contenuti abbastanza pesanti (e, c’è da ammetterlo, esilaranti).
In uno dei suoi ultimi post, Trump è arrivato addirittura a ridicolizzare i prodotti di Elon Musk, affermando che Tesla e SpaceX hanno prodotto “auto autonome che si schiantano” e “razzi per il nulla”, definendo poi Twitter “probabilmente inutile”.
Gli scambi di meme e insulti tra Trump ed Elon Musk
I botta e risposta avuti in questi giorni sono stati parecchi. Dapprima, Donald Trump si è preso parte del merito della massiccia ricchezza di Musk, affermando che il CEO sarebbe “inutile” e i suoi affari sarebbero falliti senza i sussidi governativi che Elon stesso avrebbe chiesto all’ex presidente in un incontro durante il suo mandato. Trump aggiunge anche che, in tale occasione, il CEO di Tesla aveva così bisogno del Presidente che:
“Avrei potuto dire ‘inginocchiati e prega’ e lui lo avrebbe fatto”.
Lunedì è arrivata la replica di Elon Musk, che ha definito Trump “un toro in un negozio di porcellana” e che gli ha consigliato, visti i 76 anni di età, di “appendere il suo cappello e salpare verso il tramonto”.
Musk ha inoltre negato di aver mai detto a Trump di aver votato per lui, cosa che l’ex presidente aveva sostenuto domenica in un comizio. A discapito di ciò, l’ex presidente martedì ha poi aggiunto che non solo gli aveva detto di aver votato per lui, ma anche che era un suo grande fan e un repubblicano.
Sempre al comizio di domenica, Trump ha quindi definito il CEO un “artista di str****”, questo sia per le affermazioni che (secondo Trump) Musk avrebbe posto all’ex presidente, che per il clamoroso ritiro dell’offerta fatta a Twitter.
L’affermazione di Trump è stata poi seguita prontamente da parte di Musk con il tweet di una GIF di una famosa gag dei Simpson: “Old Man Yells at Cloud”. E questi, signori, sono le discussioni che avvengono tra due miliardari con un seguito mondiale e un capitale astronomico.
Fonte: Forbes