Torniamo a parlare della vicenda pubblicizzata da uno dei consiglieri del Movimento 5 Stelle a Roma, Paolo Ferrara, il quale ha mostrato sul suo profilo Facebook come dei giapponesi, forse turisti, si fossero messi a pulire il ponte presente nel centro storico che collega direttamente a piazza Trilussa, ovvero Ponte Sisto. Questa storia ha fatto dopo poco tempo il giro del web, venendo accolta con sentimenti di grande imbarazzo e vergogna da parte dei cittadini romani.
Che Roma sia sporca non è una novità: in praticamente tutte le strade e quartieri, da quelli più trafficati del centro, abitati da benestanti, a quelli più isolati e situati nella periferia, il problema dell’immondizia e della sporcizia è onnipresente, ed accomuna così ogni cittadino. Per quanto questa problematica sia ormai vista come qualcosa di tristemente “inevitabile” per il popolo romano, agli occhi di chi non vive a Roma certamente non porta ad avere una bella impressione della città.
La ricostruzione di Paolo Ferrara, però, era errata in alcuni aspetti: a pulire il ponte sono certamente stati dei giapponesi, e in un tempo molto recente, ma pare che questa sia una prassi che viene portata avanti da ben dieci anni, tutto per aiutare un artista di strada giapponese che usa Ponte Sisto come “palco scenico” per le sue esibizioni. Ecco allora che la verità viene svelata dallo stesso musicista, attraverso un’intervista a Radio Uno.
La verità su Roma e gli “spazzini” giapponesi
L’artista di strada Hideshi Kibi va tutti i fine settimana a suonare la sua fisarmonica nei pressi di Ponte Sisto. Si tratta del luogo in cui tiene le sue esibizioni, e per questo ha la necessità di tenerlo in uno stato ordinato e decoroso, cosicché egli possa effettuare una performance ottimale e garantire un ambiente piacevole ai passanti. Per questa ragione, sono ben dieci anni che lui stesso si alza la mattina presto, dirigendosi insieme a dei suoi amici a pulire la zona dall’immondizia sparsa da coloro che passano per quel ponte.
Si scopre, sempre attraverso l’intervista, che gli amici di Hideshi avrebbero chiesto al sindaco Gualtieri di porre dei cestini per rendere più semplice la rimozione della spazzatura, ma difficile dire se questa richiesta farà davvero muovere qualcosa. Ad ogni modo, questa è la vera storia dietro la foto che è prontamente circolata su tutti i social, e sebbene venga raccontata una realtà abbastanza diversa da quella diffusa dal consigliere pentastellato, la situazione non migliora poi più di tanto.
In fin dei conti, sapere che a Roma sono dieci anni che l’artista deve “fare da sé” per avere una parvenza di pulizia su un monumento e mantenerlo in uno stato decente non è certo motivo d’orgoglio, specie se si pensa allo status che essa detiene: quello di Capitale e città dall’immensa importanza storica.
