Una città importante come Roma, Capitale della nazione e luogo colmo di storia, avrebbe un bel po’ di cose da imparare dalle sue controparti estere su come gestire le problematiche di tutti i giorni, a partire dai problemi più noti come l’incredibile volume di traffico che pervade le strade, a quello che invece riguarda la presenza di sporcizia, rifiuti, e la più recente fauna selvatica che ha iniziato ad invadere anche le parti più “centrali” della città.
Certo, gestire una città così grande è un compito che definire “difficile” potrebbe risultare riduttivo; ma in tutti questi anni, non sembra ci sia mai stato verso di valorizzare in modo significato ciò che questa città dal cuore millenario ha da offrire. E se ai romani questa cosa sembra non tangere più di tanto, agli occhi dei turisti tutto ciò sembra inaccettabile.
Ecco che allora, un gruppo di turisti proveniente dal Giappone, ha deciso in questi giorni di mobilitarsi per dare una parvenza di decenza a uno dei monumenti presenti nella città, mettendosi a rimuovere l’immondizia e la sporcizia che pervadeva Ponte Sisto sin dalle prime ore della mattinata.
Il Giappone soccorre Roma
I rifiuti a Roma sono un problema onnipresente, è questa è una cosa innegabile. Nemmeno nelle zone del centro si può sfuggire alle più becere mancanze di decoro, con graffiti sui muri, cassonetti strabordanti, carcasse di bici, auto, scooter, monopattini vandalizzati e abbandonati, cartacce e bottiglie sparse per i marciapiedi. E seppur tutto ciò non sarebbe tollerabile in una città comune, a Roma ormai nessuno ci fa quasi più caso.
Una città di arte, cultura e buon cibo, deturpata dall’inciviltà di chi ci vive: questo è ciò che vede chi viene a visitare Roma. I turisti non possono allora evitare di sentirsi mortificati ed imbarazzati alla vista di ciò, ma appena i romani verranno a sapere del fatto avvenuto nelle scorse ore, probabilmente a provare questi sentimenti saranno proprio quest’ultimi.
A Ponte Sisto, dei turisti giapponesi hanno visto la condizione indecorosa in cui versava la zona, e hanno dunque deciso di prendere in mano la situazione. Incontrandosi di prima mattina, alle 7:30, si sono messi di buona lena a rimuovere tutta la sporcizia presente nei dintorni. Questa vicenda è stata raccontata in una nota stampa da Paolo Ferrara, il consigliere capitolino del Movimento 5 Stelle.
“Pare che un gruppo di turisti giapponesi, forse mossi dalla disperazione, si sia messo a pulire Ponte Sisto alle 7.30 di mattina. Con questa, il nuovo sindaco ha battuto tutti i record: roba mai vista prima. Nessuno come lui riesce a mettere in imbarazzo la Capitale davanti a tutto il mondo!”
Nei commenti, il consigliere ha aggiunto:
“La precedente Amministrazione di cui ho fatto parte ha lasciato a Gualtieri un piano industriale con 450 milioni, ha sanato l’azienda che era stata lasciata con bilanci falsi e 250 milioni di debiti. In oltre, ha cominciato ad assumere personale e comprate macchinari. A che punto siamo arrivati? Cosa sta facendo il sindaco per preservare il prezioso lavoro che abbiamo fatto?”
Il Giappone ha un rateo del 77% di riciclaggio, e la gente viene invogliata a portare la propria spazzatura con sé. Difficile incorrere in divieti nel gettare a terra dell’immondizia, e la rimozione di cestini dalle strade ha mostrato come sia possibile combattere questo genere di comportamenti. Un fatto del genere avvenne in Brasile dopo una partita al Mondiale nel 2014, quando i tifosi giapponesi si misero a pulire lo stadio in modo del tutto spontaneo.
Questa storia non ci può far evitare di pensare al cosiddetto “mindo” invocato durante le polemiche sulla bassa mortalità di COVID in Giappone, e che starebbe a rappresentare una mentalità unica al popolo giapponese, che li rende unici in fatto di cultura e manierismo sociale. I giapponesi hanno imparato
