Dopo il matrimonio tutto Italiano celebrato nel Metaverso che ha unito Kevin-Prince Boateng e Valentina Fradegarda, ora abbiamo la notizia della prima laurea avvenuta nel suddetto mondo virtuale.
Il 1 luglio Edoardo Di Pietro, assieme al suo avatar virtuale, si sono visti protagonisti della discussione della tesi sia nel Campus Einaudi di Torino, sia al di fuori di esso.
Lo studente venticinquenne originario di Colle Val d’Elsa (Siena) e iscritto al corso di studi magistrali in Comunicazione, Ict e Media, si è visto arrivare al campus nel primo pomeriggio; qui e sulla piattaforma Spatial.io, ha creato una stanza a forma di arena discutendo la sua tesi “Tra presente e futuro: l’impatto del Metaverso sulla società. Analisi e applicazioni del caso studio Tembo su Minecraft.”
Al suo arrivo Edoardo non ha voluto pronunciarsi, al suo posto ha parlato il fratello Giulio:
Sono emozionato e contento per mio fratello, non ci aspettavamo tutto questo. Non sono mai stato nel Metaverso, lavoro come assicuratore nell’azienda di famiglia.
Assieme al fratello, sono giunti in presenza anche i genitori. La fidanzata di Edoardo, Caterina, ha invece assistito alla discussione attraverso la stanza virtuale, trovandosi in Giappone per studiare.
Michele Cornetto, relatore della tesi, ha commentato:
La laurea e lo studio erano per cercare di capire cosa ci aspetta. E’ risultato divertente discuterla e nel contempo dare la possibilità a chi voleva fruirne dall’esterno di entrare in questo ambiente.
Il nostro compito è quello di cercare di studiare e guardare al futuro senza essere né apocalittici né integrati. In questo momento ci sono oltre 40 metaversi e probabilmente ci saranno applicazioni anche nel futuro. Risulta essere un momento di assoluta sperimentazione.
Oltre al relatore, erano presenti altri 2 professori e più di 40 persone. La discussione è durata una ventina di minuti, riuscendo a garantire a Edoardo il punteggio massimo per la tesi e facendolo laureare con il punteggio di 109.
Che cos’è il Metaverso?
Il metaverso è un’ipotetica iterazione di Internet come un unico mondo virtuale universale e immersivo, facilitato dall’uso di cuffie per la realtà virtuale (VR) e la realtà aumentata. Per quanto il metaverso sia ancora un progetto in corso, cominciano a delinearsi le prime caratteristiche:
esso infatti è caratterizzato da spazi tridimensionali dove gli utenti si muovono liberamente utilizzando degli avatar e, siccome non è di proprietà delle aziende, si tratta di una struttura tecnica condivisa. Per rendere possibile il collegamento tra lo spazio reale e quello digitale si usano la realtà aumentata e tecnologie di realtà ibride, dove gli spazi possono essere creati dagli utenti stessi che li mettono a disposizione di altri utenti.
Alla base degli spazi virtuali ci sono degli standard tecnici compatibili, protocolli, l’interoperabilità, la proprietà digitale, la tecnologia blockchain e legislazioni che ne regolano l’uso.
Fonte: torino.repubblica.it