L‘uscita di Diablo Immortal in Cina (inizialmente prevista per il 23 giugno) sembra rimandata, se non direttamente esclusa. La ragione che fa presumere questo deriva da quanto successo dopo la pubblicazione di un post da parte dell’account di Diablo Immortal su Weibo (social network cinese ibrido fra Twitter e Facebook).
Il post incriminato, scritto in cinese, diceva: “Perché l’orso (Winnie) non è ancora fuori dall’ufficio?”. Per avere un po’ più chiaro come mai questa frase abbia scatenato le ire della Cina, bisogna dare un po’ di contesto a quello che sembrerebbe, altrimenti, un post semplicemente strambo. Infatti, ci sono da sapere due cose:
- Xi Jinping, il presidente della Repubblica Popolare Cinese e Segretario generale del Partito Comunista Cinese, dal 2013 è stato spesso comparato a Winnie The Pooh, il famoso orsetto giallo amante del miele. Le autorità cinesi non sono però popolari per il loro senso dell’umorismo, soprattutto quando si tratta di vedere ridicolizzato il leader del partito: dal 2017 infatti è praticamente impossibile pubblicare sui social cinesi nome e foto di Winnie.
- La parola “orso” in cinese viene anche utilizzata per descrivere l’incompetenza e la codardia, soprattutto in ambito politico.
Viene dunque da sé l’interpretazione che i censori cinesi hanno avuto del post di Diablo Immortal su Weibo. Su Reddit un utente ha postato ulteriori chiarimenti su quanto fatto dall’account che rappresenta il videogioco:
“Salve, qui è un fan cinese di Diablo, e posso spiegarvi cosa è successo e cosa potrebbe significare. C’è un tizio che lavora nel team di marketing di Diablo Immortal (e ha dunque accesso all’account ufficiale sui social media) che ha fatto qualcosa di delicato. Ora, non sappiamo se si è dimenticato di cambiare account o se ha usato l’account di Diablo Immortal intenzionalmente, ma il risultato è che ha usato l’account ufficiale per postare una discussione in cui lamenta: “quand’è che L’ORSO (cioè il presidente Xi) cadrà dal suo posto?”
Quali sono le conseguenze del post su NetEase e sull’uscita di Diablo Immortal in Cina
L’utente e fan di Diablo continua poi così:
“Non è la discussione in sé ad aver causato il disastro, ma il fatto che il post sia esploso nell’internet cinese. La gente la vede come una aperta provocazione e vuole sapere cosa succederà dopo. È per questo che il marketing del videogioco è stato completamente sospeso in Cina, e anche la stessa NetEase è stata coinvolta. Alcuni dicono che NetEase non avrà alcuna licenza per pubblicare il gioco per i prossimi tre anni, ma non sappiamo se sia vero o meno. Se fosse vero, ciò succederà anche a Diablo 4, Overwatch 2 e WoW Dragonflight, potrebbe addirittura costringere Blizzard a cambiare il suo collaboratore in Cina.”
È stata NetEase, l’azienda che si sarebbe dovuta occupare della pubblicazione di Diablo Immortal in Cina, a far sapere di dover rimandare l’uscita del gioco, senza dare una possibile nuova data e senza commentare ulteriormente la questione. L’annuncio, comunque, ha provocato un drastico calo del valore delle azioni in borsa dell’azienda. Inoltre, l’account Weibo di Diablo Immortal non può pubblicare nuovi post e tutte le discussioni relative al post sono state cancellate dai censori.
Fonte: GameRant